La Cina ha (ri)scoperto il sud-est Europa. Per Pechino i Balcani sono oggi l'approdo naturale in Europa della nuova "Via della Seta": da qui l'interesse soprattutto alle infrastrutture, come il porto del Pireo in Grecia e la ferrovia Belgrado-Budapest. Sarà un rischio o un'opportunità per l'Ue e i governi locali? Il dibattito è aperto. Un dossier per approfondire il tema

Analisi, interviste, multimedia

INTERVIEW China goes to Serbia: infrastructure and politics

Francesco Martino | 23/1/2018

Serbia increasingly appears as a central hub in the Balkans for the Chinese-led "Belt and Road Initiative", both at an infrastructural and a political level. We discussed about it with Dragana Mitrović (University of Belgrade)

GEOECONOMICS China in the Balkans, "firmly in play in the coming years"

Francesco Martino | 28/11/2017

Chinese presence in the Balkans is rapidly growing, mainly through its "Belt and Road Initiative" - the new Silk road linking East and West - which brings opportunities but also risks to the region. An interview with the financial analyst Jens Bastian

Dal nostro archivio

A Belgrado è in costruzione un nuovo ponte sul Danubio. Servirà per decongestionare la viabilità urbana e favorire il trasporto regionale. Ma servirà anche a cementare le relazioni economiche tra Serbia e Cina, che si fanno sempre più intense

Con l'inaugurazione dello stabilimento di Bahovitsa, in Bulgaria, la Great Wall diventa la prima industria automobilistica cinese a produrre in Unione europea. Nonostante i prezzi estremamente contenuti il tentativo di conquistare quote di mercato in Europa resta una sfida. I Balcani, intanto, diventano sempre di più la porta d'ingresso della Cina verso il Vecchio continente

Mentre in Cina si sta tenendo il diciottesimo congresso del Partito comunista, la Serbia guarda con sempre maggior attenzione a oriente. Trattori, centrali elettriche, ponti, oltre a saldi rapporti culturali

I successi politici e commerciali del presidente serbo Boris Tadić a Pechino. Storia e motivazioni di un'amicizia che continua ininterrotta dall'era Milošević. Le quattro direttrici della politica estera serba, in autunno a Belgrado il presidente russo Medvedev