Decebalo
(28/01/2011 09:00)
Non voglio entrare nel merito sul diritto della Transnistria all'indipendenza, ma sottolineare la necessità di coerenza delle posizioni contrapposte, per me entrambe accettabili. Se si nega la possibilità di una riunione della Moldavia con la Romania significa che ci si ricollega ad una storia recente, in particolare alla Repubblica moldava in seno all'URSS. In questo caso un minimo di coerenza e di rispetto delle decisioni adottate dal governo sovietico, se non di onestà intellettuale, impone di negare l'indipendenza alla Transnistria dal momento che questa regione era a pieno titolo inserita nella Repubblica moldava sin dai suoi inizi. Se invece si opta per l'indipendenza della Transnistria significa che si considera la Moldavia come uno stato artificiale, uno stato non-nazione, uno stato creato da Mosca con precisi scopi politici senza riscontri oggettivi nella storia o nella originaria composizione etnica, quindi si dovrebbe accettare l'ipotesi di fusione con la Romania e ritornare al confine storico del Dnestr.