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Negli anni sessanta e settanta ero un ragazzino, poi ragazzo giovane e vivevo in una delle ex Repubbliche Jugoslave più povere al epoca, il Montenegro. Di genitori misti montenegrino italiani o italo montenegrini eravamo in sei fra fratelli e sorelle. Nonostante il Montenegro era una delle Repubbliche più povere al epoca non mi ricordo di tutti questi scaffali vuoti che lei stava nominando. Anzi, al contrario. Dico di più. Solo il papà lavorava e manteneva tutta la famiglia senza grandi problemi. Non ci mancava mai niente. Poi, i nostri genitori ci fecero studiare a tutti e sei figli. Certo è che molti giovani della ex Jugoslavia andavano a comprare dei vestiti in Italia, non perché non esistevano i "jeans" o le magliette carine o alla moda nei negozi locali ma semplicemente tutti preferivamo i "jeans", magliette, scarpe e altro italiani e molti ci andavano nelle città italiane più vicine a fare acquisti. I Montenegrini a Bari o Ancona i Croati, Sloveni e altri a Trieste o altrove. Al epoca si viaggiava senza visti in molti paesi del mondo con passaporto ex Jugoslavo (quasi in tutta Europa) e chi aveva un po' di soldini ci andava senza problemi e da per tutto.