Branislav Radeljic
(16/11/2007 22:55)
Per quanto riguarda la situazione in Kosovo, uno puo' semplicemente dire che ci sono delle cose sia positive che negative. Le positive riguardano l'assenza del conflitto di grandi dimensioni, pero' le negative sono ancora piu' numerose e confermano che la pace non esiste completamente e che ci sono spesso dei malintesi tra serbi e albanesi, di solito destinati a finire male. Le instituzioni sono solo aperte agli albanesi, mentre i serbi dipendono dal governo di Belgrado. Il movimento per i serbi e' molto limitato e nessuno dall'Unione Europea si domanda cosa succedera' se i serbi vogliono continuare la loro vita in Kosovo una volta l'indipendenza sara' proclamata. Tutti si permettono di parlare della situazine in Kosovo senza riflettere sulle cose principali, quelle che fanno la vita umana. Ci vorebbe una strategia costruita da tutti quelli che hanno preso parte durante e dopo il conflitto del 1998/9, una strategia molto forte capace di garantie a tutti una situazione stabile a tempo indeterminato, che dara' la possibilita' a tutti quelli che dovevano lasciare il Kosovo, per diversi motivi, di tornare e continure la loro vita, sicuri, protetti ed aiutati, 'assicurati' che le cose dal passato non ripetterano mai, con delle opportunita' diverse per tutti.