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no a polemiche ideologiche

su questo ed altri siti (indymedia, ecc.) ho trovato molto commenti critici all'istituzione della giornata del ricordo e alla programmazione del film.
La maggior parte di questi interventi si basa su questo assunto: foibe e violenze sono comprensibili come risposta al fascismo.
Questa giustificazione non regge. In primo luogo il fascismo, sebbene un regime totalitaristico, violento e repressivo, non diede mai luogo ad eccidi di massa in tempo di pace (durante la guerra ci furuno campi di conentramento come quello di Arbe-Rab).

E le foibe arrivarano a guerra ormai conclusa, con i tedeschi sconfitti.
Anche se fossero morti soltanto criminali fascisti, sarebbe stata comunque un massacro inumano. Senza tribunale, senza sepoltura, per far sparire ogni traccia.

Ma non ha senso neanche cercare di fare una statistica tra morti per il fascismo e morti per le foibe.
Alla fine della guerra, l'Italia, seppur distrutta e lacerata, riprendeva il cammino verso la democrazia, da li' a poco sarebbe diventata una repubblica. Invece quelle terre passarono da una dittatura all'altra: dal fascismo al comunismo di Tito.
Senza poter scegliere, senza referendum. Persino dopo aver raggiunto un largo successo diplomatico annettendo non solo la parte a maggioranza croata dell'Istria ma la sua quasi totalità; la jugoslavia non rispettò il trattato di pace e procedette ad una annessione di fatto del territtorio libero di trieste zona B.

Tito per assicurarsi di tenere bene in saldo il potere doveva "eliminare" ogni elemento discordante, diverso, che poteva minargli il potere. Iniziò quindi a perseguire le comunità autoctone italiane e albanesi.
Ci sono documenti storici inconfutabili della volonta' di Tito di eliminare la comunità italiana presente in Istria e Dalmazia.
Ancora durante la guerra, Tito diede false informazioni agli alleati sulla posizione dell'esercito avversatio alleati in modo che Zara (isola italiana in Dalmazia, 90% di italiani residenti) venisse bombardata durissamente; i titini puntarono dritto su Trieste ancora prima di liberare Zagabria: Tito disse "occupazione vuol dire al 90% annessione". Eccetera. Non sono uno storico, ma i libri di Oliva sono molto validi, e assolutamente non ideologici e senza pregiudizi.

Pochi anni più tardi, finito l'esodo degli italiani, sarà la volta degli stalinisti: finiranno nei campi di concentramento titini come Goli Otok, tra crudelta' inumane. Tra di loro molti comunisti italiani del contro-esodo, che andarono in Jugoslavia a cercare il paradiso del comunismo e invece finirono nel modo peggiore il loro idealismo.

Per questo bisogna ricordare, perché tutti i totalitarsmi sono fonte di orrore e morte.
Perchà l'Italia l'antifascismo ce l'ha nel DNA, sta scritto nella costituzione.
Ma in Croazia continuano a dedicare piazze e monumenti a Tito, uno dei più grandi assassini dell'umanità.