ingenuità o ipocrisia? / Il cuore nel pozzo: intervista a Leo Gullotta / Italia / aree / Home - Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa

ingenuità o ipocrisia?


C'è chi la chiama ingenuità...io la chiamo ipocrisia. La sostanza credo che cambi poco. Trovo che l'atteggiamento espresso da Leo Gullotta nell'intervista tenti unicamente di prendere le distanze da un lavoro che aveva l'intenzione di interrompere un lunghissimo silenzio e stimolare una riflessione su una questione importante e delicata. Purtroppo però l'obiettivo è stato mancato rovinosamente. Questo perchè per raggiungerlo era necessaria una ricerca storica seria, attenta, documentata e soprattutto c'era bisogno di onestà intellettuale rispetto agli intenti del lavoro che si stava conducendo. Trovo che questa sia mancata nella fase di realizzazione e manchi anche ora che il dibattito si è innescato.
A mio avviso non ci si può tirare indietro presentando il contesto storico che si è scelto per l'ambientazione di una storia come un semplice "sfondo" perchè in casi come questo non lo è, e non lo può essere. Ed infatti Gullotta dichiara di essere stato curioso, di aver "scartabellato" prima delle riprese, il che conferma che la consapevolezza dell'importanza di questa ambientazione storica esisteva.
Un lavoro malfatto e superficiale non contribuisce ad un dibattito, non offre stimoli di riflessione; al contrario confonde, manipola, porge il fianco alle più grette strumentalizzazioni. L'obiettivo è stato mancato e l'onestà intellettuale per ammetterlo semplicemente manca.