Ricostruzioni storiche? / Il cuore nel pozzo: intervista a Leo Gullotta / Italia / aree / Home - Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa

Ricostruzioni storiche?

Mi sembra che Gullota, resosi conto del vespaio suscitato, cerchi di minimizzare quanto accaduto, parlando di una ricostruzione storica che resta sullo sfondo e di un film che tratta, più genericamente, delle vicissitudini umane. Non è affatto così: il film è nato con il conclamato, e meritevole, obiettivo di riportare alla luce una tragedia troppo a lungo dimenticata. Purtroppo, nel far ciò, si è piegato al mito "Italiani, brava gente" finendo, così, per lasciare nell'oblio altre e dolorose vicende. Quanti di quelli che lo hanno visto conoscono i misfatti compiuti dalle truppe italiane occupanti in Jugoslavia? In realtà, è proprio l'unanime volontà di far dimenticare il nostro passato di alleati dei nazisti che ha portato a questa rimozione (nel cui contesto si inserisce anche il capitolo del cosìdetto "armadio della vergogna", le cui pratiche furono abbandonate perchè avrebbero potuto riverlarsi un boomerang, considerati i militari italiani richiesti come criminali di guerra da Jugoslavia, URSS, Albania, Grecia e Etiopia). In definitiva sono stati proprio gli esuli a dover pagare il conto per tutti, ecco perchè della loro vicenda non si è voluto parlare e, oggi che se ne parla, la si decontestualizza per continuare (ancora!) a tacere sulle pagine tristi e vergognose della nostra storia.