Salvatore
(12/02/2010 16:31)
Da storico della letteratura, non georgiana purtroppo, mi pare di percepire, nelle considerazioni del Ladaria relative alla produzione degli anni sovietici, una valutazione critica non corretta. Se può esser vero che ci troviamo davanti a un'autentica crisi del "classico", crisi che va ben oltre i confini caucasici, è, d'altro canto vero che non appare scientificamente fondata la liquidazione di quella letteratura definita come "sostenuta dallo stato". Il non richiamare più interesse del pubblico contemporaneo non implica di necessità una svalutazione drastica dei testi. Occorre, semmai, una ricontestualizzazione storica delle opere, condotta con occhio obiettivo, e non sulla base di categorie a oggi poco praticabili.