Manlio Bastoni
(22/10/2005 00:05)
Questo articolo, per l'argomento e la modalità in cui è impostato rischia d sollevare un bel polverone.
Personalmente lo ritengo uno dei più brutti tra quelli pubblicati da OB. Condivido la tesi di fondo; il rispetto dei diritti umani, di cittadinanza e delle culture nazionali è di gran lunga più importante del caso Gotovina. Non credo che gli attuali politici croati non ne siano consapevoli, sarebbero dei pazzi a chiedere l'adesione alla UE. Mi sembra che le richiesta del TPY siano semplicemente precondizioni che mirano a questo obiettivo. Ma tutta l'articolazione dell'articolo mi pare francamente provocatoria. Parlare di "crimini minori compiuti nel periodo '91-'95" è pura aberrazione: proprio perchè i serbi della Kraijna SONO cittadini croati, quelli, tra questi, che si sono macchiati di qualche reato vanno perseguiti, in modo legalmente ineccepibile. Su fatti come quelli di Zara, Sebenico, Dubrovnik... Vrlika, uno stato che intenda porre fine alla catena di odii non può accettare prescrizioni.