Il nostro autore non è ignorante delle questioni cipriote ma si dovrebbe semplicemente risparmiare di scrivere testi da turista per caso. Certo è noioso riportare sempre oggettivamente le cause storiche, anche di natura coloniale (leggi: il vecchio cieco comportamento inglese degli anni del dopoguerra), della divisione delle comunità cipriote. Ripetere le stesse cose, presentare gli stesi problemi irrisolti... Ci deve essere però una ragione perché restano tali. Non sarebbe meglio cercare di parlare di questo? Oppure semplicemente godersi il sole ed evitare che la superficialità o la noia scavi altre trincee.