Franco Cotta
(24/04/2009 15:10)
L'articolo che precede centra bene tutti i temi che sono di fronte alla Bosnia Erzegovina, senza però darvi la priorità adeguata. Che cosa è l'Europa deve essere appreso dalla maggioranza dei cittadini bosniaci che, allora, saranno in grado di variare la propria classe dirigente, escludendo i nazionalisti di oggi a favore degli europeisti. Quale è il modo migliore per conoscere l'Europa, se non viverci? E allora, che vengano i visti che consentano a molti di trovarsi un lavoro in Europa, di apprezzarne il funzionamento e di votare per i politici bosniaci capaci di adattare la Bosnia alla Unione Europea. Invoglio, inoltre il Centro per le Strategie di Integrazione Europea a seguire il fantastico lavoro che sta facendo Olli Rehn per risolvere il differendo sloveno-croato, senza il quale la Croazia inizierebbe ad entrare nella Unione Europea a gonfie vele, come tutti desideriamo. Ricordatevi, infine, (e ricordatelo a tutti gli abitanti dei Balcani Occidentali) che l'Europa non si fermerà di fronte alla Serbia ed al Kosovo, ma si impegnerà a tutto campo e per il tempo necessario per portare entrambi i paesi in Europa, in qualche modo riconciliati.