Francis (Perugia)
(14/11/2009 20:08)
Ho visto "Mistero" ieri sera. Dopo 5 minuti era chiara l'approssimazione con cui Osmanagic imbastiva le sue risposte e la notevole debolezza delle sue "stiracchiate" teorie, chiaro indizio non di un accorto outsider ma di un pessimo dilettante, dei più superficiali, che in tempi record ha concluso: 1) di trovarsi di fronte a delle piramidi (ignorando la complessità nelle stratificazioni - antropiche quanto geologiche - di un sito); 2) che siano state erette da un popolo sconosciuto (senza riscontri archeologici); 3) che i segni incisi su un monolite all'interno delle gallerie siano una forma arcaica di scrittura da collegarsi con le rune (nonostante i non pochi problemi relativi alla distinzione dei segni incisi in tempi così remoti, con la possibilità che non si tratti neanche di ideogrammi ma di psicogrammi v. Emmanuel Anati, figurarsi le rune che son già una forma di scrittura alfabetica)... e non poche altre arbitrarie e frettolose conclusioni cui un archeologo professionista giunge con cautela attraverso anni di indagine. Osmanagic, sulla base di poche semplici associazioni di idee, pretende di indicare una via definita laddove dovrebbero esserci grossi punti interrogativi. La leggerezza con cui Osmanagic ha dimostrato di operare può al momento conquistare soltanto l'attenzione dei soliti misteriosofi che ad ogni frammento di muro all'apparenza inesplicabile già pensano di aver scoperto Atlantide! Govedaric e i suoi colleghi si faranno prima o poi delle grasse risate.