Il 26 ottobre, la Georgia torna alle urne. Si tratta di un'elezione cruciale per il futuro percorso europeo della Georgia e un importante banco di prova per la tenuta della democrazia nel paese
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Quanto contano e quanto hanno pesato le diaspore di Moldova e Georgia alle recenti elezioni? In entrambi i casi, centinaia di migliaia di cittadini che vivono all'estero hanno diritto di voto ed esprimono un orientamento politico distante da quello dei propri concittadini in patria
Dopo le elezioni politiche dello scorso 26 ottobre, segnate dalla contestata vittoria del Sogno georgiano, la Georgia si ritrova in un vero e proprio limbo internazionale, con molti degli attori regionali restii a riconoscere i risultati ufficiali del voto
Desiderio di cambiamento, accompagnato dal fondato timore di un'ulteriore stretta sulla società civile. Così la pensano i leader del sindacato indipendente Labor, in Georgia, che abbiamo incontrato a Tbilisi dopo le elezioni dello scorso 26 ottobre
Quanto hanno contato nelle recenti elezioni georgiane le questioni legate ad Abkhazia e Ossezia del Sud? Ne abbiamo parlato con Olesya Vartanyan, analista specializzata nei conflitti indipendentisti e separatisti dell’area caucasica
I partner occidentali rispondono all'appello della presidente Zourabichvili e si muovono per supportare la ricerca della verità su tutte le segnalazioni di brogli elettorali. Ma il premier ungherese Orbán, in viaggio a Tbilisi per garantire supporto agli alleati di Sogno Georgiano, scava un ulteriore solco con Bruxelles
Dopo la contestata vittoria del Sogno georgiano alle elezioni politiche in Georgia, l'opposizione europeista cerca il sostegno internazionale per chiedere un nuovo voto e mobilita la piazza, anche se sembra puntare ad un boicottaggio parlamentare non violento. Foto e testi di Onnik James Krikorian.
In migliaia hanno partecipato alla manifestazione pacifica convocata dalla presidente Salomé Zourabichvili per denunciare il “furto del voto” da parte di Sogno Georgiano e per definire i prossimi passi: ricerca della “verità” sui brogli e ritorno alle urne sotto un'amministrazione elettorale internazionale
L'opposizione che contesta la vittoria elettorale di Sogno georgiano, ottenuta con pesanti violazioni, è scesa in piazza con migliaia di cittadini, ed ora chiede nuove elezioni condotte da un'amministrazione elettorale internazionale. L'analisi del corrispondente OBCT Federico Baccini, in diretta da Tbilisi (29 ottobre 2024)
La vittoria del partito al potere Sogno Georgiano è arrivata in un contesto di violazioni elettorali senza precedenti. Le quattro coalizioni di opposizione si affidano alla presidente Salomé Zourabichvili, che non riconosce il risultato e convoca la protesta dei cittadini
Campagna elettorale in chiusura per la Georgia che sabato 26 andrà al voto per il rinnovo del parlamento. Una campagna elettorale che, numeri alla mano, evidenzia la forte disparità di mezzi tra il partito di governo e l'opposizione
Tutte le istituzioni Ue lanciano l'allarme per il futuro europeo di Tbilisi in vista delle elezioni parlamentari del 26 ottobre. Le “azioni preoccupanti” della campagna elettorale di Sogno Georgiano portano al rischio di un blocco definitivo del percorso di adesione
Con le elezioni politiche in Georgia sempre più vicine, si delineano alcuni fattori che avranno un forte impatto sulle consultazioni: dall'esclusione di buona parte dei georgiani all'estero dalle urne, alle questioni dell'integrità territoriale e dei rapporti tra stato e Chiesa ortodossa
Negli ultimi anni il Sogno georgiano, partito al potere a Tbilisi, ha adottato una piattaforma sempre più conservatrice verso i diritti delle minoranze sessuali. Una tendenza che è accelerata in vista delle prossime elezioni politiche del 26 ottobre
Manca meno di un mese e mezzo al voto in Georgia: leader, schieramenti e obiettivi elettorali hanno ormai preso forma. Ventisette i partiti e le coalizioni in lizza. E mentre l'opposizione prova ad unirsi in coalizioni, il governo promette di bandire le voci critiche dopo il voto
Il 26 ottobre la Georgia va alle urne, un voto che si annuncia decisivo per il destino del paese caucasico. Le elezioni mettono fine ad una legislatura travagliata, segnata dalle guerre nel vicino Nagorno Karabakh e in Ucraina e dalle divisioni sulla scelta euro-atlantica di Tbilisi
Stand by sul percorso di integrazione europea, congelamento di 30 milioni di euro in assistenza. Ed anche gli USA approvano sanzioni contro il paese e per la prima volta in 32 anni bloccano 95 milioni di dollari in assistenza. Grazie all'operato del governo in carica Tblisi rischia di restare al palo
Mancano ancora quasi tre mesi alle prossime elezioni politiche in Georgia, e l'appuntamento elettorale di quest'anno è vissuto con grande trepidazione. Per l'opposizione è un vero e proprio referendum sul destino euro-atlantico della Georgia, per il governo la scelta è fra la pace e la guerra
Il prossimo autunno si vota per il rinnovo dei parlamenti in Azerbaijan, con voto anticipato, e in Georgia. I leader politici dei due paesi aspettano con ottimismo il cambio di politica americana nei loro confronti, in particolare nel caso di una vittoria di Trump alle presidenziali di novembre