Raccontare il Mediterraneo

Seminario e presentazione del libro "Raccontare e mandare in onda storie mediterranee. Uno studio sul documentario" (RAI ZONE, 2010). Premessa di Paolo Garimberti, a cura di Paolo Morawski. In occasione della 62° edizione del Prix Italia

 

PROGRAMMA

9:30 - Prima parte
PRESENTAZIONE DELLA RICERCA

- Giovanna Milella, Segretario Generale del Prix Italia
- Paolo Morawski, Direttore Artistico Premio Internazionale del Documentario e del Reportage Mediterraneo

Interventi:
- François Jacquel, Direttore CMCA
- Alessandra Paradisi, Segretario Generale Copeam
- Moufida Limam, Direttore Ufficio del Direttore Generale ASBU
- Taha Mattar, Addetto Culturale, Ambasciata d’Egitto in Italia
- Andrea Fabiano, Responsabile Marketing Strategico
- Paolo Taggi, Autore televisivo e radiofonico

A seguire:
Dibattito a cui partecipano i rappresentanti dei soggetti che hanno collaborato alla realizzazione del libro (per OBC interviene il giornalista e documentarista Andrea Rossini)

Conclusioni:
Marcello Ciannamea, Vice Direttore Marketing RAI

 

11:30 - Seconda parte
COME UN UOMO SULLA TERRA
di Andrea Segre (60’)

Proiezione del Documentario vincitore del Premio Internazionale del Documentario e del Reportage Mediterraneo CMCA 2009

 

12:30 - Terza parte
TIMIMOUN’S CHILDREN…BETWEEN MYTH AND REALITY (EPTV)
SARA, 12 YEARS OLD AND THE EARTHQUAKE OF L’AQUILA (RAI EDU)

Proiezione di due Documentari della serie "Inter Rives"
Sampiero Sanguinetti, Coordinatore del progetto Inter-Rives (ASBU-Copeam)

 
Raccontare e mandare in onda storie mediterranee. Uno studio sul documentario

Il libro, edito da Rai Zone con il titolo "Telling and broadcasting Mediterranean stories. A study on documentary film", è stato realizzato da RAI - Ufficio Studi della Direzione Marketing e Prix Italia, in collaborazione con ASBU - Arab States Broadcasting Union, Babelmed, CMCA - Centro Mediterraneo della Comunicazione Audiovisiva, COPEAM - Conferenza Permanente dell’Audiovisivo Mediterraneo, Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani, Osservatorio Balcani e Caucaso, RAI Teche.

Il libro esplora in profondità l’industria del documentario mediterraneo, un genere vitale e in piena ascesa. L’indagine riguarda, tra l’altro, l’ambito dei contenuti, delle storie narrate, e i rapporti tra creatività e committenza.

Apre il volume l’analisi delle opere che hanno partecipato alle ultime edizioni del Premio Internazionale del Documentario e del Reportage Mediterraneo, organizzato annualmente dalla RAI d’intesa con il CMCA. L’indagine abbraccia poi il più ampio contesto degli autori, produttori, registi, esperti e professionisti del settore con l’obiettivo di tracciare un quadro comparato il più variegato possibile sullo stato di salute del documentario mediterraneo.

Cuore della pubblicazione sono le circa quaranta interviste mirate condotte a sud del Mediterraneo, da Gibilterra al Bosforo, in collaborazione con l’associazione Babelmed; e a est, dall’Egeo all’Adriatico, in collaborazione con il centro studi Osservatorio Balcani e Caucaso.

Se ne ricavano informazioni uniche su quattordici “mondi” creativi, produttivi e distributivi poco noti in Europa: quelli dell’Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Egitto, Grecia, Israele, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia.

Segue la presentazione di una serie di documentari realizzati grazie alla collaborazione tra la COPEAM e l’ASBU. Al lettore non italiano si offre infine un piccolo spaccato sulla situazione del documentario italiano, vista attraverso due angolazioni particolari: quella delle produzioni indipendenti (Doc/it) e quella delle Teche RAI.

Il documentario mediterraneo trae la sua linfa vitale dalle realtà che racconta. Oggi si assiste a una positiva dilatazione dei nostri immaginari. Sempre più differenziata è la geografia degli interessi. La nuova frontiera narrativa lentamente si sposta verso il Mar Nero e verso l’Africa. Prevale un’attenzione molta ampia ai temi sociali, espressi talvolta con rara intensità di sguardi e di racconti. Gli autori sono capaci di evocare un mare di risorse e di speranze, pieno di fantasia e persino di umorismo. Ma anche di affrontare tutte le “questioni difficili”.

Centrali sono due concetti-chiave di grande attualità internazionale come “la memoria” e “l’identità”. Il futuro è nella Rete. Già adesso è l’ora del Web documentary.

 

Contributi di:
Hala Abdallah, Mohammad Alatar, Omar Amiralay, Rea Apostolides, Çoşkun Aral, Mehmet Batsuçu, Ammar Al-Beik, Habib Belhedi, Hichem Ben Ammar, Mohammad Bakri, Mahmoud Ben Mahmoud, Malek Bensmail, Vinko Brešan, Tahar Chikhaoui, Frej Chouchane, Nicole Corritore, Habiba Djahnine, Irene Dioli, Nezha Drissi, Dalila Ennadre, Elif Ergezen, Rami Farah, Amber Fares, Hala Galal, Nathalie Galesne, Soudade Kaadan, Tomer Keymann, Barak Keymann, Ghania Khelifi, Sead Kreševljaković, Belkacem Hadjadj, Karim Lebhour, Rania Massoud, Fadwa Miadi, Artan Minarolli, Avi Moghrabi, Paolo Morawski, Ghania Mouffok, Othman Naceri, Najwa Najjar, Florence Ollivry, Nadir Operli, Anneta Papathanassiou, Artan Puto, Tahani Rached, Ahmad Rachwane, Eliane Raheb, Andrea Rossini, Meyar Al-Roumi, Enis Riza Sakizli, Sampiero Sanguinetti, Barbara Scaramucci, Simone Sibilio, Alessandro Signetto, Mohammad Soueid, Yassin Temlali, Osnat Trabelsi, Hrvoje Turković, Martine Viglione, Hady Zaccak, Jasmila Žbanić.

 

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