Presidenziali in Serbia, lo strapotere di Vučić

30 march 2017

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Ultimi giorni di campagna elettorale per le presidenziali in Serbia. Campagna dove non si sono risparmiati i colpi più bassi, attacchi alle famiglie e alle consorti dei candidati, minacce fisiche e verbali… Una campagna per le presidenziali che si è trasformata in uno spazio di lotta aperta, con un lottatore che la sta facendo da padrone, essendo in posizione di vantaggio: è il leader del partito che guida il governo ed è il primo ministro. La sua presenza sui media nazionali è stata schiacciante rispetto a quella degli altri candidati, ma la ciliegina sulla torta, si sa, è riservata al gran finale, all’ultimo giorno prima del silenzio elettorale.

Non bastava aver messo guardie private a controllare i manifesti elettorali del candidato Aleksandar Vučić, macché, si è andati oltre! Questa mattina la maggior parte dei quotidiani serbi è uscita in edicola con una sovracopertina di reclame elettorale. La foto qui sopra è esplicita e non servono grandi parole per spiegare quest'operazione di marketing politico-elettorale. Resta il fatto che una foto così fa riflettere sul ruolo dei media, quanto meno di buona parte di essi, nella Serbia di Vučić. Gli unici due quotidiani nazionali a non essere avvolti dalla pubblicità elettorale di AV sono stati Danas, ormai un baluardo della informazione libera in Serbia che ovviamente ha rifiutato di prestarsi al gioco, e Informer al quale non serve nessuna sovracopertina di supporto a Vučić perché il supporto glielo presta quotidianamente, essendo il tabloid serbo più vicino alle posizioni del premier.

In ormai venti anni che faccio questo lavoro e che mi occupo di questi paesi, è la prima volta che vedo una cosa del genere. Non posso non pensare che dato che AV si è giocato molto candidandosi per le presidenziali, forse un po’ di paura di non farcela al primo turno (come vorrebbe), ce l’ha.


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