Transilvania, Bucovina, Bucarest. Tra le principali mete turistiche della Romania. Ne abbiamo parlato con Ioana Podosu, direttrice dell'Ente turismo della Romania in Italia
Tra le mete del turismo giovanile, familiare e di quello cosiddetto “city break” sta emergendo negli ultimi anni la Romania. Un paese che ha investito dal 2010 al 2015 75 milioni di euro per la promozione del suo nuovo brand turistico e che ha tra le sue punte di diamante, apprezzate anche da moltissimi italiani, fascia di turisti in crescita negli ultimi mesi, la Transilvania, la Bucovina e la capitale Bucarest.
Una meta, la Romania, che oltre al fascino balcanico offre ancora un ottimo rapporto qualità/prezzo, buoni collegamenti aerei, anche con compagnie low cost, e strutture ricettive in costante crescita, oltre a un'offerta di manifestazioni culturali e musicali molto interessante, come ha sottolineato Ioana Podosu, direttrice dell'Ente turismo della Romania in Italia.
“A partire dal 2010 con il rinnovamento del brand nazionale turistico sono stati stanziati 75 milioni di euro per la promozione del nuovo marchio sui mercati prioritari, secondari e quello interno nel periodo 2010-2015, uno stanziamento che ha consentito alla Romania di organizzare eventi di promozione e partecipare alle principali fiere internazionali del turismo – ha spiegato la direttrice - Una parte di questo budget è stato dedicato anche all'Italia, uno dei mercati prioritari per la Romania”.
E la risposta non si è fatta attendere. Infatti i turisti italiani “per la prima volta nel primo trimestre di quest'anno sono stati al primo posto per flussi turistici in Romania, con 48mila pernottamenti". Nel 2015 gli arrivi turistici internazionali nelle strutture ricettive romene sono stati “oltre 2,2 milioni, provenienti principalmente dalla Germania, Israele, Italia, Francia e Stati Uniti mentre i dati relativi al primo semestre del 2016 rilevano oltre 1,09 milioni di arrivi nelle strutture d'alloggio con turisti provenienti da Germania, Italia, Israele, Francia e Gran Bretagna”, ha spiegato Podosu stilando la classifica delle nazionalità che visitano le località romene.
Transilvania
Tra tutte la più amata resta la Transilvania: “Quella del castello di Dracula, dei villaggi sassoni, delle chiese fortificate, dei tanti parchi naturali e riserve: è una destinazione completa, che offre anche un po' di fiaba, tanta cultura e tanta ricchezza storica, unite alle tradizioni. L'attrazione più visitata della Romania è e resta il famoso Castello di Bran noto come il castello del conte Dracula che si trova proprio in Transilvania. La seconda meta più scelta dai turisti internazionali – ha aggiunto la direttrice – è la regione storica della Bucovina con i monasteri dipinti e terza la capitale
Bucarest che ha registrato una crescita dell'interesse nell'ambito delle vacanze brevi di tipo 'city break'. Inoltre nella capitale c'è stata una grande apertura nei confronti della fascia di turismo giovanile con club, eventi, concerti, fiere ma non solo. Da poco è stato aperto anche il Museo del 'Palazzo Primaverii', ovvero la residenza della famiglia Ceaușescu - un luogo di riferimento per un eventuale 'tour rosso' della città. Infine nei dintorni della capitale è stato inaugurato
all'inizio del 2016 il più grande centro termale d'Europa. Queste mete sono poi seguite nella classifica dalla regione storica di Maramures con le chiese lignee e la forte impronta rurale, la zona del Delta del Danubio e il litorale del Mar Nero”.
Bucovina
Ci sono aree che negli ultimi cinque anni sono cresciute velocemente sia come capacità di attrazione che nelle scelte dei turisti. “La Bucovina ha fatto passi da gigante negli ultimi 4-5 anni diventando in alcuni periodi una meta che fa concorrenza alla Transilvania. Passi da gigante hanno fatto anche Cluj-Napoca e Iasi. La prima è stata nel 2015 Capitale Europea della Gioventù, una città molto vivace che vede da oltre 10 anni l'organizzazione del 'Transylvania International Film Festival' e dove sono nati festival come 'Electric Castle' o 'Untold', che già alla sua prima edizione, organizzata nel 2015, ricevette il titolo di Best Major Festival Europeo, e che quest'anno porta sul palco oltre 150 artisti internazionali e nazionali e i migliori 5 DJ del mondo – ha aggiunto la direttrice - Per spingere la sua promozione Cluj-Napoca ha valorizzato i suoi suggestivi dintorni spingendo molto la Miniera di Sale di Turda, un vero parco di divertimento a 120 metri di profondità (con tanto di ruota panoramica, campi mini golf, laghetto con barche, e anche sala spettacoli)”. “Iasi invece ha riaperto lo scorso aprile il Palazzo della Cultura, la più spettacolare rappresentazione dello stile neogotico della Romania”.
Un Paese non solo da visitare ma anche da vivere con tantissimi appuntamenti culturali anche in estate come “Untold Festival” a Cluj-Napoca (4-7 agosto), come detto prima, il Festival "Il lungo Viaggio verso il Cimitero Allegro" a Sapanta (15-21 agosto), Sibiu Rally Challenge (18-20 agosto), il “Festival della Gastronomia Transilvana” (26 agosto-11 settembre in varie città tra cui Sibiu, Sighisoara, Brasov e Cluj-Napoca), il Festival Medioevale "Fortezze della Transilvania" a Sibiu (26-28 agosto), la “Brasov OktoberFest” (1-11 settembre), “Festival dell'Opera” a Sibiu (12-30 settembre), il “Jazz Festival Bucarest” (19-25 settembre), la “Timisoara OktoberFest” (29 settembre- 10 ottobre). “Ci sono anche moltissimi festival tradizionali (balli, gastronomici) soprattutto in Transilvania e in Maramures.
Infine il 2016 è stato designato 'Anno Brancusi' e il Consiglio Locale di Targu Jiu con le autorità della contea Gorj organizzano una serie di eventi dedicati alla figura del grande scultore internazionale.
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