[2011] In Giappone ancora non è certo che impatto avrà il disastro che ha coinvolto i reattori della centrale di Fukushima. Intanto in tutto il mondo ci si interroga sulla sostenibilità e sul futuro del nucleare civile. Si dibatte anche nei Balcani dove, dalla Slovenia alla Romania il nucleare è considerato una risorsa su cui investire. I nostri approfondimenti

Dai nostri corrispondenti: le reazioni dopo l'incidente in Giappone

Krško, il nucleare sloveno-croato

21/03/2011 -  Stefano Lusa Capodistria

Nei suoi trent'anni di vita la centrale di Krško non ha mai dato problemi, salvo un lieve incidente nel 2008. Il premier sloveno Pahor ora vorrebbe rilanciare con un altro reattore: interessata la regione Friuli Venezia Giulia, contraria l'Austria e l'esiguo movimento antinucleare sloveno

Il nucleare della Romania

18/03/2011 -  Daniela Mogavero

A seguito dell’incidente nucleare in Giappone, la Romania si interroga sui possibili rischi della centrale atomica di Cernavodă, attiva dal 1996 e situata ad una cinquantina di chilometri dalla città di Costanza. Le opinioni degli esperti e degli ambientalisti. Il ricordo di Chernobyl

Nucleare in Bulgaria, tempo di scelte

17/03/2011 -  Francesco Martino Sofia

Mentre dal Giappone continuano ad arrivare drammatiche notizie sulla crisi atomica di Fukushima, in Bulgaria viene di nuovo messo in discussione il progetto della centrale di Belene, contestato per ragioni economiche e politiche, ma anche per il rischio sismico del sito

I problemi nucleari dell'Armenia

15/03/2011 -  Ilenia Santin Yerevan

La centrale nucleare di Metsamor, i nuovi progetti atomici e l'intensa industria estrattiva sono i principali responsabili dei rischi per l'ambiente e la popolazione del Paese. La posizione degli ambientalisti e quella del governo, il monito dell'Unione europea