Montenegro: il giornalista Martinović assolto

19 gennaio 2023

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Dopo un calvario durato sette anni, il giornalista investigativo Jovo Martinović è stato assolto dall’accusa di traffico di droga, per pronunciamento della Corte d’appello del Montenegro.

Jovo Martinović (RSF )

Martinović, dal 2015 era finito indagato, sottoposto al carcere preventivo, e poi processato con l’accusa di associazione criminale e traffico di droga. Un tema, quello del traffico di stupefacenti, sui cui investigava per conto di diverse testate europee. In primo appello condannato a una pena 18 mesi di carcere, poi nel 2020 in secondo appello ridotta a un anno, dopo aver per altro già trascorso quasi 15 mesi di detenzione preventiva.

Una sentenza che il giornalista aveva così commentato: “Si tratta di un becero compromesso. Mi hanno assolto da associazione criminale ma condannato per traffico di droga. Un compromesso per salvare la faccia, visto che non dovrò andare in galera".

La condanna di Martinović è stata allora definita dal consorzio MFRR, composto da diversi organizzazioni che si occupano di tutela della libertà di stampa, una “persecuzione giudiziaria e una grande ingiustizia”, laddove oltretutto nelle diverse fasi processuali, come abbiamo scritto nel 2020, “nessun giudice ha mai preso in considerazione la sua attività di giornalista, che da sola poteva spiegare i contatti da lui avuti con il gruppo criminale su cui stava investigando”. Un caso su cui il consorzio si batteva già dal 2019, con una campagna internazionale per la sua assoluzione.

Nel maggio del 2022, su decisione della Corte suprema del Montenegro, a seguito del ricorso presentato dai legali di Jovo Martinović, il caso è stato preso in carico dalla Corte d’Appello. Il 17 gennaio, come cita la sentenza pubblicata dalla Corte d’Appello , Martinović è stato assolto dal reato di “produzione, detenzione e distribuzione abusiva di stupefacenti perché non è stato provato che avesse commesso il reato di cui era accusato”.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.

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