Kosovo: in arrivo il rapporto EULEX sul traffico di organi

23 luglio 2014

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E' stato annunciato per la settimana prossima, probabilmente lunedì 28 luglio, il lungamente atteso rapporto della Task Force investigativa di EULEX sulle accuse di traffico di organi in Kosovo.

La Special Investigative Task Force (SITF), voluta dall'Unione europea e guidata dal procuratore americano Clint Williamson, è stata creata nel 2011 in seguito alle gravi accuse formulate dal rapporteur del Consiglio d'Europa, lo svizzero Dick Marty, nel dicembre 2010.

Secondo Marty, esistono prove convincenti che – durante il conflitto armato del 1998-99 - figure di spicco dell'Esercito di Liberazione del Kosovo (UÇK), compreso il premier uscente Hashim Thaçi, sarebbero state coinvolte in un traffico di organi ai danni di prigionieri di guerra, soprattutto serbi.

Di traffico di organi aveva parlato già nel 2008 l'ex procuratore del Tribunale dell'Aja Carla del Ponte, tutte le accuse sono state però sempre rigettate con veemenza dagli interessati.

Ora, dopo tre anni di lavoro, i risultati delle indagini saranno resi pubblici. Come prevedibile, moltissime le speculazioni già in circolazione sulle conclusioni degli investigatori europei.

Anche perché le aspettative in Serbia e Kosovo sono estremamente alte. Per il premier serbo Aleksandar Vučić “la pubblicazione del rapporto è di enorme importanza per la Serbia” e che questo “confermerà l'obiettività delle istituzioni UE e della comunità internazionale nell'indagare i crimini commessi durante la guerra in Kosovo”.

In un recente incontro con Williamson, la presidente kosovara Atifete Jahjaga ha ribadito l'intenzione di Pristina a rispettare i risultati dell'indagine EULEX, quali che essi siano. “Restiamo convinti che l'indagine […] non sia un tentativo di mettere a giudizio la nostra libertà, ma di investigare i presunti crimini individuali”, ha dichiarato la Jahjaga.


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