Kiev ha un problema con gli ultranazionalisti

2 settembre 2015

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Tre gendarmi della guardia nazionale uccisi e più di 90 feriti. Questo l'esito drammatico delle proteste avvenute davanti al parlamento ucraino lo scorso 31 agosto, guidate dal partito ultranazionalista Svoboda, durante le quali dalla folla è stata lanciata una granata.

I manifestanti contestavano l'adozione da parte del parlamento di misure legislative che concedevano maggiore autonomia alle aree secessioniste del paese, secondo quanto stabilito dagli Accordi di Minsk.

Secondo Robert Coalson, giornalista di Radio Free Europe “il governo post-Maidan del presidente Petro Poroshenko nega di avere problemi con l'esiguo ma pericoloso contingente ultranazionalista che è servito come utile alleato in passato, ma che ha anche ripetutamente dimostrato di essere pronto a spingere con la violenza la propria agenda politica”.

Coalson riporta poi le dichiarazioni rilasciate dal portavoce del movimento ultranazionalista Pravi Sektor, Artem Skoropadskiy mentre – sottolinea il giornalista di Radio Free Europe – i feriti venivano ancora portati via dalla piazza: “Dico oggi che è Poroshenko ad aver versato questo sangue. E questo è esattamente la stessa cosa accaduta durante il regime di Yanukovych: l'uso della violenza per disperdere manifestazioni pacifiche”.

Poroshenko, dal canto suo ha definito quanto avvenuto come una “pugnalata nella schiena”. Più esplicito il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk: “Il cinismo di questo crimine risiede nel fatto che mentre la Federazione russa e i suoi banditi cercano di distruggere l'Ucraina dal fronte orientale, queste cosiddette forze politiche pro-ucraine tentano di aprire un altro fronte per distruggere il cuore del paese”.

Il blogger molto popolare Oleksiy Bratushchak ha enfatizzato che i trascorsi dell'estrema destra a Maidan non le danno il diritto di utilizzare la violenza: “E' stato un atto terroristico. Coloro i quali hanno lanciato questa granata sono dei terroristi. Non importa cosa hanno fatto in passato, oggi sono dei terroristi. E, assieme ai loro compagni d'armi, appartengono da un'organizzazione terroristica”.

Link: Radio Free Europe


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