Bosnia Erzegovina: da scuole a case di riposo

2 maggio 2019

bubble icon

Nel 2013, secondo l'ultimo censimento, la Bosnia Erzegovina aveva perso più di un quarto della popolazione del 1991. Dal 2013, l'esodo è continuato. Tanto che in Republika Srpska, una delle due entità che costituiscono la Bosnia Erzegovina, gli edifici scolastici vengono trasformati in case di riposo.

La scuola media superiore di Gradiška, nel nord della Republika Srpska, al confine con la Croazia, perde ogni anno allievi. Le stanze vuote ora vengono utilizzate come stanze di servizio per gli insegnanti. Per quanto riguarda invece l'università privata Primus, che per anni ha accolto studenti provenienti da tutta la regione e dai paesi limitrofi, ha chiuso nel 2018, a causa di mancanza di studenti.

Il suo proprietario, Ranko Bakić, ha deciso di convertire questi locali in case di riposo. "Abbiamo avuto sempre meno studenti e abbiamo deciso di utilizzare questo grande edificio nel centro della città per altri scopi", dice. "Abbiamo investito oltre un milione di marchi per questa trasformazione e accoglieremo i nostri primi pensionanti in primavera. Parte della vecchia scuola è stata adattata alle esigenze delle associazioni locali".

Diverse scuole della regione sono state trasformate in case di riposo, rifugi per i senzatetto o semplici magazzini. Nei villaggi intorno a Gradiška, le scuole operano oggi con personale molto limitato.

Link: Buka/Le Courrier des Balkans


blog comments powered by