Addio a Dragan Janjić

31 dicembre 2020

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Non potevo crederci, non volevo crederci… questa mattina la successione di messaggi su whatsapp mi è esplosa addosso. Un duro colpo, inaspettato, come la vita spesso sa fare… coglierci impreparati, all’improvviso…

Stanotte è mancato Dragan, sì Dragan Janjić, il famoso giornalista serbo, il fondatore e caporedattore dell’agenzia Beta, un baluardo dei media indipendenti, già vice caporedattore del quotidiano Politika e vicepresidente dell’Associazione dei giornalisti indipendenti della Serbia (NUNS).

Stanotte è mancato l’amico Dragan Janjić. Dal 2013 era corrispondente per OBCTranseuropa. In questi anni abbiamo non solo lavorato insieme, ci siamo confrontati, abbiamo discusso, condiviso situazioni critiche. Questa primavera, durante il lockdown, passavano le serate a scambiarci informazioni e impressioni su quello che stava accadendo. Aveva sempre una buona parola, un sorriso, un consiglio da condividere.

Mi mancherai Dragan. Mancherai alla Serbia e al mondo dei media: mancherà la tua voce, i tuoi commenti, i tuoi pungenti tweet, l’ultimo di ieri sera.

Te ne sei andato all'improvviso lasciando tutti di sasso, increduli e senza fiato.

Sarai ricordato per aver lottato per la libertà di espressione, per un mondo più giusto e rispettoso dei diritti umani. Ti ricorderò per non esserti tirato mai indietro, nemmeno quando hai ricevuto minacce per il tuo lavoro. Ti ricorderò come un amico sincero ed onesto, come un collega prezioso e un analista acuto.

È stato un piacere incontrarti e percorrere insieme un pezzo di vita. Ti voglio pensare sorridente, come sei sulla foto del profilo twitter che qui allego.

Ti avrei chiamato questa sera, come di consueto, per gli auguri di Capodanno...

Adio Dragane, adio druže!


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