A tre anni dall'epidemia di COVID-19 i confini in Azerbaijan restano chiusi

31 agosto 2023

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La comunità azera in Georgia ha chiesto al presidente dell'Azerbaijan di aprire il confine tra i due paesi, esprimendo rabbia per la chiusura dei confini terrestri protratta per oltre tre anni a causa del COVID-19.  

Ad agosto, più di mille persone da entrambi i paesi hanno firmato una petizione per chiedere al presidente azerbaijano Ilham Aliyev di aprire completamente il confine o istituire un sistema di attraversamento controllato.

Nel maggio 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che il COVID-19 "non costituisce più un'emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale". L’Azerbaijan ha da tempo revocato le misure interne relative al COVID-19, come l’obbligo delle mascherine e le restrizioni sugli assembramenti pubblici, ma mantiene quello che definisce un "regime speciale di quarantena" che in effetti prevede solo la chiusura delle frontiere terrestri. Questo regime di quarantena è stato recentemente prolungato fino al 2 ottobre.

La restrizione non riguarda la frontiera aerea. La petizione richiama l'attenzione anche sugli elevati costi dei voli che rendono difficile per molte persone, soprattutto gli anziani, usufruire del trasporto aereo. Questa situazione ha reso vulnerabili molte persone in Georgia e Azerbaijan, impedendo loro la reciproca mobilità.

Secondo il censimento più recente del 2014, gli azeri sono la minoranza etnica più numerosa in Georgia, con poco più di 233.000 abitanti, pari al 6,3% della popolazione. La maggior parte degli azeri georgiani vive nella provincia meridionale di Kvemo Kartli, che confina con l'Azerbaijan.

In una riunione di gabinetto del mese scorso, il presidente Aliyev ha ribadito la sua decisione di mantenere le frontiere chiuse per proteggere la popolazione dalla diffusione della malattia. "La direzione di diffusione di questa malattia sono i confini terrestri", ha detto. "Ecco perché manteniamo chiusi i nostri confini - e stiamo facendo la cosa giusta. Manterremo i confini chiusi tutto il tempo necessario."

I confini terrestri dell’Azerbaijan sono chiusi al traffico passeggeri con Russia, Georgia, Turchia e Iran dal 2020, quando è iniziata la pandemia di COVID-19. Il traffico delle merci è stato ripristinato invece senza ostacoli. Il confine terrestre con l’Armenia è chiuso da più di 30 anni a causa del conflitto in Nagorno Karabakh.


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