Mediante una consultazione allargata, il governo montenegrino ha approvato una delle più chiare agende economiche. La novità consiste nella partecipazione dei cittadini ad uno sviluppo sostenibile di lungo periodo.

25/03/2003 -  Anonymous User

Il Governo montenegrino ha approvato l'agenda delle riforme economiche che si dovrebbero realizzare nei prossimi quattro anni. L'agenda rappresenta il lavoro congiunto dei Ministeri, dei consiglieri internazionali, degli esperti indipendenti e della Banca Centrale del Montenegro.
La caratteristica importante dell'agenda è che nella stessa si insiste sulla necessità della partecipazione dei cittadini allo sviluppo sostenibile. Per questo motivo l'agenda è stata presentata al pubblico e si svilupperanno le attività educative, perché si considera che i cittadini non possano dare il sostegno a qualcosa che non capiscono e non conoscono, e che non si fidano di progetti che mancano di trasparenza e franchezza.

Con l'agenda si prevedono 120 milioni dollari di FDI (investimenti stranieri diretti) nell'anno in corso, cioè il 60% in più che l'anno scorso, e nel 2006 i FDI dovrebbero raggiungere i 200 milioni di dollari. La partecipazione dell'economia grigia nel PIL, che l'anno scorso era pari al 30%, dovrebbe diminuire al 20% quest'anno, e all'11% nel 2006.
Il PIL ufficiale l'anno scorso era di 1,2 miliardi di Euro e nell'agenda si prevede che nel 2006, il PIL raggiungerà 1,6 miliardi.
Con l'agenda si pianifica che la disoccupazione scenderà dal 23,25% dell'anno scorso, al 22% di quest'anno. Nei prossimi quattro anni la disoccupazione dovrebbe diminuire dell'un percento all'anno e raggiungere così il 19% nel 2006. Si prevede anche che l'inflazione dal 9,4% scenda al 2,1% entro il 2006.
Si insiste sul fatto che le leggi vengano analizzate e corrette per permetterne una implementazione più semplice e chiara, sempre in armonia con l'Unione Europea e WTO.

"Ci sono ancora tante barriere per poter sviluppare il mercato, e le stesse derivano dalle leggi, dalle procedure per ottenere le diverse concessioni, dal pagamento delle tasse. Si tratta anche del tempo necessario per terminare l'amministrazione e della confusione tra i vecchi e i nuovi regolamenti. Perciò l'agenda contiene tutte le raccomandazioni per eliminare le barriere sia formali, sia informali", considerano gli esperti che hanno partecipato nella preparazione dell'agenda.
Dopo che il Governo ha approvato la nuova agenda, il Primo Ministro Milo Djukanovic ha commentato che la responsabilità della realizzazione delle riforme sarà del governo, ma ha avvertito che ognuno deve fare il proprio lavoro perché il Governo si occuperà della politica macroeconomica e non accetterà critiche per quello che non gli compete. Il riferimento va ad una pratica finora diffusa, per cui le aziende chiedevano protezione ala Governo e poi lo accusavano dei loro fallimenti.

Dalla realizzazione dell'agenda è atteso l'aumento dell'economia in particolare nel settore privato. Secondo il premier l'agenda contiene novità anche sotto l'aspetto programmatico, questo riguarda anche la riforma del settore statale, l'istituzionalizzazione dell'uso dei servizi dei propri esperti, l'educazione del pubblico ed il monitoraggio permanente dei risultati. Inoltre, Djukanovic ha ribadito che riguardo l'amministrazione statale, verranno sostituiti tutti coloro che non saranno in grado di realizzare le riforme, indipendentemente dal fatto che siano ministri, direttori o guardie.

I giornalisti commentano che il governo ha definito dei progetti molto ambiziosi. L'importante è che per la prima volta il governo ha una strategia di lungo periodo, dove gli obbiettivi sono chiari e si prevede il monitoraggio permanente della loro realizzazione. Ancora più importante è che l'agenda prevede una partecipazione ampia, quanto meno necessaria durante la sua preparazione. ("Vijesti" 20 marzo, "Vijesti", 24 marzo)


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