La nuova formazione governativa, guidata da Milo Djukanovic, ha ri-attualizzato la voce stipendi di parlamentari e ministri. Si vorrebbero stipendi più alti, ma il Montenegro non è ancora sufficientemente ricco per poterlo fare.

13/01/2003 -  Anonymous User

La formazione del Governo montenegrino ha attualizzato la questione degli stipendi dei ministri, che sono severamente limitati e dipendono dal costo minimo del lavoro secondo la "Legge sugli stipendi e i redditi di deputati e funzionari della Repubblica", in vigore dal 1993. Milo Djukanovic come Primo Ministro avrà uno stipendio di 402 €, indipendentemente dai giorni di lavoro. I vicepresidenti del suo gabinetto guadagneranno 356 €, mentre gli stipendi dei ministri saranno di 339 €. Secondo l'inchiesta condotta da 'Vijesti', i futuri ministri montenegrini considerano che gli stipendi tra 350 e 400 € sono troppo bassi rispetto alle responsabilità che dovranno prendere, ma allo stesso tempo puntualizzano che il Montenegro non è abbastanza ricco per permettere l'aumento dei loro stipendi.
Un po' di tempo fa l'aumento è stato proposto dalla coalizione 'Gruppo per i cambiamenti', secondo la quale i ministri montenegrini dovrebbero guadagnare circa 3000 € per essere motivati ad eseguire coscienziosamente il loro lavoro e questo allo stesso tempo potrebbe diminuire l'abuso delle funzioni.
L'ex Ministro del lavoro e gli affari sociali, nonché futuro Ministro degli affari esteri, Dragisa Burzan, ha commentato che lo stipendio basso finora non ha influenzato negativamente il suo lavoro. Egli ha ricordato che anche le altre professioni non sono ben pagate e che gli stipendi dei ministri non dovrebbero essere visti separatamente.
L'ex Ministro del turismo, Predrag Nenezic, ha detto che la sfida è il motivo decisivo che "li spinge a lavorare". Lui ha comunque aggiunto che in un periodo più lungo gli stipendi dovrebbero crescere, indicando l'esempio del primo vicino l' Albania, che è pure un paese povero, ma i ministri guadagnano circa 1500 $. Simili commenti sono stati pronunciati anche dal Ministro delle minoranze, Gzim Hajdinaga, il quale ha indicato che in ogni caso gli interessi materiali sono a parte e che la sua soddisfazione sarà completa se i rapporti etnici in Montenegro raggiungeranno gli standard europei.

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