Kosovo: le imprese minacciate dai tagli dell'elettricità

2 ottobre 2014

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A causa di un'avaria avvenuta 4 mesi fa nella Centrale elettrica KEK, la fornitura di energia elettrica in Kosovo potrebbe essere compromessa nel prossimo inverno. E questo causa grande inquietudine tra gli imprenditori kosovari.

Link: Le Courrier des Balkans

Dopo l'incidente avvenuto nella centrale “Kosova A” una sola unità produttiva è per ora attiva (A3) mentre le altre unità della stessa centrale (A4 e A5) sono fuori uso. La loro riparazione è in corso ma è probabile che vengano riattivate non prima del dicembre prossimo.

L'azienda “Pestova” è specializzata nella produzione e trasformazione di patate ed è una delle aziende kosovare che si sta preparando ad affrontare numerosi problemi legati al taglio della fornitura dell'energia elettrica.

Per il proprietario, Bedri Kosumi, eventuali tagli di erogazione della corrente rischiano di causare perdite enormi. “Sarebbe una catastrofe. Potrebbe anche significare la fine della nostra attività”, afferma.

Kosumi ha anche investito per arginare la mancanza di corrente dotandosi di un generatore da 400 Kw. Ciononostante far funzionare il generatore costa caro e non si può certo sostituire in questo modo i tagli di corrente.

Altre aziende sono nella stessa situazione. Il gruppo “Frutex” di Suhareka produce bevande analcoliche e energetiche. Il proprietario, Shaqir Palushi, sostiene che l'elettricità è il “problema numero uno” della sua azienda. “Siamo molto preoccupati in questi ultimi mesi. E il tutto rischia di impattare negativamente sul prezzo dei nostri prodotti”, spiega.

Ciononostante i più grandi investimenti in Kosovo nel dopoguerra hanno riguardato proprio il settore energia e le sue centrali elettriche. Investimenti che non sono mai stati sufficienti dato che la domanda di energia è in costante crescita. In Kosovo vengono prodotti annualmente 400 MGW di elettricità mentre 200 MGW vengono importati.


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