Una donna alla presidenza della Grecia?

17 gennaio 2020

bubble icon

Il primo ministro Kyriákos Mitsotákis ha proposto mercoledì sera, in un discorso televisivo, che l'attuale presidente del Consiglio di Stato, Ekaterini Sakellaropoulou, divenga il ​​prossimo capo di stato in Grecia. "Mentre il paese si sta lasciando la crisi alle spalle (...), ritengo che anche questa carica debba vivere un percorso di progresso", ha affermato il primo ministro greco. "Tutti insieme apriremo una grande finestra sul futuro”, ha proseguito.

Il mandato dell'attuale presidente Prokopis Pavlopoulos termina il 13 marzo. Anche se il ruolo del Presidente della Repubblica ha prettamente funzioni onorarie, ha un'importanza simbolica e rappresenta l'unità del Paese.

Ekaterini Sakellaropoulou, 63 anni, è stata la prima donna a essere nominata presidente del Consiglio di Stato nell'ottobre 2018. Fu nominata a quel ruolo dall'ex governo di sinistra di Alexis Tsipras.

Originaria di Salonicco, Ekaterini Sakellaropoulou si è distinta nella sua carriera soprattutto per essersi occupata di protezione ambientale. Ha tra l'altro svolto un ruolo importante nel contesto del voto del governo Tsipras per approvare una legge che consentisse ai bambini nati da genitori stranieri – ma che avevano trascorso la maggior parte della loro vita scolastica in in Grecia - di ottenere la nazionalità greca.

Per essere eletta durante la votazione in parlamento, prevista per il 22 gennaio, dovrebbe ottenere 200 voti su 300. I 158 deputati di Nuova Democrazia, il partito conservatore del primo ministro Mitsotákis, così come i 22 deputati di Kinal (centro-sinistra) dovrebbero votare a suo favore. E anche Syriza, che ha 86 deputati, ha annunciato di voler mostrare "responsabilità", votando per la signora Sakellaropoulou, considerata dall'ex premier Tsipras "un giudice eccellente che ha servito vigorosamente la giustizia, la protezione dei diritti individuali e la neutralità religiosa dello Stato".

Link: Le Courrier des Balkans


blog comments powered by