Saakashvili rispedito in Polonia

13 febbraio 2018

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Il 12 febbraio l’ex presidente della Georgia ed ex governatore dell’oblast’ di Odessa è stato arrestato e fatto rientrare in Polonia, paese da dove era arrivato in Ucraina nel settembre scorso.

Proseguono senza sosta le peregrinazioni dell'ex presidente georgiano Mikhail Saakashvili, il quale, ricordiamo, nel 2013 aveva lasciato la Georgia (e la sua cittadinanza) per evitare processi che lo vedevano coinvolto per abuso di potere. Nel maggio 2015 era approdato in Ucraina dove, dopo una rapida procedura di concessione della cittadinanza, venne nominato governatore di Odessa. 

Mikhail Saakashvili mesi fa aveva rotto però i rapporti con il presidente ucraino Petro Poroshenko, assumendo una posizione fortemente critica nei confronti del vecchio alleato ed era stato accusato di complicità con organizzazioni criminali e tentato rovesciamento del governo. Nel luglio scorso, mentre era in viaggio negli USA, gli fu ritirata la cittadinanza ucraina. Grazie all'aiuto dei suoi sostenitori, Saakashvili era però riuscito a rientrare in Ucraina a settembre attraverso il confine con la Polonia. Il 5 febbraio scorso la Corte d’appello aveva respinto la sua richiesta di protezione e quindi il 12 febbraio è stato fatto salire su un aereo con destinazione Varsavia.

"La persona era in Ucraina illegalmente, e quindi, con l'osservanza di tutte le formalità legali, è stato restituito al paese da dove è arrivato", si legge nella dichiarazione pubblicata sul profilo Facebook del responsabile del Servizio di frontiera ucraino.

Ora l’ufficio del procuratore generale della Georgia sta cercando di ottenere l’estradizione di Saakashvili, accusato in patria per diversi crimini che vanno dall'abuso di potere all'appropriazione indebita di fondi pubblici.


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