Dario Pedrotti 14 dicembre 2020
Una mappa con segnalata la città bosniaca di Prijedor, una delle tre coinvolte nel progetto trentino (© Dmitrijs Kaminskis/Shutterstock)

Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia in corso del Covid-19, l’Associazione Progetto Prijedor ha portato a termine in questi giorni il progetto “Supporto alle capacità dei Governi locali e contributo alla promozione economica dei settori delle energie rinnovabili, sostenibilità e gestione forestale, promozione delle piccole imprese in tre municipi della Bosnia e Erzegovina”

Il progetto “Supporto alle capacità dei Governi locali e contributo alla promozione economica dei settori delle energie rinnovabili, sostenibilità e gestione forestale, promozione delle piccole imprese in tre municipi della Bosnia e Erzegovina” fa parte integrante del “Programma di Cooperazione e Sviluppo Trentino-Balcani 2018-2020” finanziato direttamente dalla Giunta Provinciale di Trento e coordinato dall’Associazione Trentino con i Balcani che ne è capofila.

L’intervento – che si è concluso in questi giorni - ha voluto coinvolgere anche le Associazioni della Democrazia Locale dei Balcani, favorendo una loro collaborazione diretta anche nei termini del progetto in questione.

Obiettivo dell’intervento è stato la promozione in tre municipi della Bosnia Erzegovina dello scambio di esperienze e la diffusione di buone pratiche relativamente a: sviluppo sostenibile, sviluppo socioeconomico locale; opportunità professionali per i giovani; partecipazione e dialogo tra società civile e istituzioni locali; cittadinanza globale.

Quanto sopra è stato declinato in Obiettivi specifici quali:

- il miglioramento delle capacità delle istituzioni pubbliche locali, dei ministeri competenti e della protezione civile bosniaca nel progettare e gestire iniziative pubbliche in ambito ambientale;

- strumenti per il supporto e la promozione del modello di piccola imprenditoria;

- maggior coesione, convergenza e partecipazione tra la società civile e le amministrazioni pubbliche nel promuovere modelli di sviluppo sostenibili a livello locale.

Mentre l’obiettivo più specifico del progetto prevedeva di promuovere in tre municipi della Bosnia Erzegovina lo scambio di esperienze e la diffusione di buone pratiche relativamente a:

  • lo sviluppo socio-economico locale e le opzioni professionali per i giovani
  • la partecipazione ed il dialogo tra la società civile e le istituzioni locali
  • la cittadinanza globale

Le attività previste sul tema “ambiente” sono state orientate a sviluppare un contributo per l’identificazione partecipativa di piani territoriali locali relativi a:

  • controllo dell’ambiente, con riferimento alla gestione dei rifiuti;
  • mitigazione dell’impatto del cambio climatico e prevenzione e gestione di disastri naturali, con riferimento alle esondazioni fluviali ed alla prevenzione dei rischi ad esse correlati;
  • gestione forestale ed uso di energia solare, con riferimento specifico alla gestione delle risorse forestali naturali e le relazioni con l’erosione idrica ed il cambiamento climatico.

Altre attività inoltre hanno riguardato:

  • la formazione di giovani professionisti e dipendenti di amministrazioni pubbliche dei Municipi coinvolti sull’uso di buone pratiche partecipative per la diagnosi rapida del territorio
  • l’analisi delle necessità tecniche e buone pratiche per il supporto alle piccole e micro imprese e alle forme di imprese associate e cooperative, con particolare riguardo all’inclusione dei giovani;
  • eventi formativi rivolti a Ministeri, Pubbliche Amministrazioni locali ed organizzazioni private in particolare di giovani, sul tema della normazione, promozione e sostegno alle PMI ed alle imprese associate o cooperative
  • l’individuazione di strumenti finanziari per migliorare l’organizzazione commerciale di piccole imprese di giovani o organizzazioni cooperative
  • la realizzazione o ristrutturazione di piccole infrastrutture per la commercializzazione di prodotti agro-forestali o artigianali di associazioni o cooperative di primo e secondo livello
  • la diffusione di buone pratiche sull’impiego dell’e-government come mezzo di interscambio di esperienze, buone pratiche, partecipazione e cittadinanza attiva

Tutte le attività riguardo alle tematiche ambientali sono state realizzate partendo dall’analisi di casi puntuali di studio, identificati secondo le priorità definite con approccio partecipativo dalle Agenzie per la Democrazia Locale e dagli altri attori territoriali dei tre municipi coinvolti. Ogni ADL ha quindi selezionato dei casi ambientali rilevanti per il proprio municipio. Sulla base di queste pre-analisi sono stati identificati più specifici casi di studio per ciascuna ADL (ADL Zavidovici: esondazioni e gestione forestale; ADL Mostar: gestione dei rifiuti; ADL Prijedor: gestione forestale e rifiuti). Anche nell’analisi e nella gestione delle problematiche ambientali gli esperti italiani (universitari e liberi professionisti), una volta considerato il contesto complessivo e il caso di studio concreto, hanno contribuito all’individuazione ed alla dimostrazione di strumenti scientifici e tecnici per migliorare la pianificazione degli enti territoriali preposti alla gestione del territorio, sempre considerando come centrica la prospettiva degli stakeholders che vivono nel territorio stesso. I risultati in alcuni casi (gestione dei rifiuti) sono stati espressi tramite l’elaborazione di progettuali esecutivi da sviluppare in un secondo momento.

Altri temi riferibili all’obiettivo specifico del progetto, come la gestione partecipativa del territorio, l’e-government e il supporto alle micro-impese, sono state evidenziate come temi di interesse trasversale per tutte le ADL. Quindi sono stati trattati con approfondimenti informativi e formativi specifici e, ove opportuno, con la costruzione di piccole opere ed infrastrutture differenziate in base alle necessità rilevate in loco.

La diagnosi e la gestione partecipativa del territorio è un argomento sul quale l’Associazione Progetto Prijedor conta con esperienze pregresse e con corsi specifici di “training of trainers” organizzati a Prijedor applicando metodologie internazionalmente riconosciute (“Green Negociated Territorial Development” – FAO; 2016). Grazie a queste esperienze è stato possibile promuovere una formazione “peer to peer” organizzata dagli stessi esperti locali, formati presso l’ADL di Prijedor, e rivolta a nuovi futuri promotori territoriali selezionati ed ora presenti rispettivamente dalle ADL di Zavidovici e Mostar.

Si è dato spazio ad un lavoro specifico di analisi, scambio di esperienze, di informazione e di formazione sulle opportunità offerte dall’ “e-government” come mezzo per l’implementazione e l’uso di strumenti partecipativi per la gestione e la pianificazione del territorio. A proposito è stato fatto un lavoro di indagine con questionari cartacei ed informatizzati, per definire lo stato dell’arte dello strumento “e-government” presso i tre municipi. Successivamente è stata fatta una specifica formazione ed organizzato un seminario finale di intercambio e costruzione di prospettive di applicazioni future, anche secondo le direttive europee.

Durante l’analisi partecipativa delle problematiche economiche locali gli esperti italiani hanno contribuito all’individuazione e dimostrazione degli strumenti tecnici e finanziari per migliorare l’organizzazione e la “performance” di gruppi, associazioni e di piccole e micro imprese soprattutto a supporto dei giovani. I consulenti italiani, una volta analizzati i colli di bottiglia locali (analisi SWOT presso i tre Municipi), hanno fornito l’esperienza formativa per migliorare tutto l’iter che va dall’identificazione del contesto del “micro-business” fino all’analisi e consolidamenti dei gruppi e dall’elaborazione dell’idea progettuale e successivamente fino alla redazione e validazione di un “business plan”. A seguito della valutazione condivisa dei migliori “bussiness plan” elaborati presso ciascuna ADL da selezionati gruppi, associazioni o cooperative con presenza di giovani e donne, sono state progettate e realizzate piccole infrastrutture per la trasformazione e/o per la commercializzazione di prodotti agro-forestali e/o artigianali, tra cui:

  • Mostar (riorganizzazione della sede operativa del centro della Youth Business Hub dei giovani di Mostar ed acquisto di macchinari per la lavorazione e la confezione di prodotti artigianali)
  • Prijedor (acquisto di attrezzature e ristrutturazione di locali per un centro per la trasformazione di frutta e ortaggi presso la Scuola Agraria e Alimentare, in supporto alle micro imprese di agricoltori familiari)
  • Zavidovici (centro per la trasformazione e per la commercializzazione di frutta e ortaggi a favore di gruppi formali e informali di donne e giovani)

Il progetto si è sviluppato su due anni, nel primo è stato possibile svolgere le attività direttamente sul territorio di Mostar, Prijedor e Zavidovici attraverso il contributo delle tre Agenzie della Democrazia Locale che hanno lavorato e collaborato in sinergia per ottenere i risultati attesi.

Il secondo anno a causa della pandemia si è dovuto ricorrere ad attività di smart-working svolte attraverso assistenza tecnica da remoto, meeting tecnici, seminai formativi e webinars che, per certi versi hanno limitato la interrelazione diretta tra i cittadini e gli esperti sia in Trentino che in Bosnia Erzegovina, ma invece hanno permesso una maggiore partecipazione, con numeri di utenti variabili tra le 20-30 unità per ogni webinar finale organizzato tra la metà di novembre e il 4 dicembre 2020. Questo riscontro ci ha definitivamente soddisfatto circa la bontà dell’iniziativa.

Quindi il progetto si è concluso con 4 seminari online di analisi, raccordo e presentazione di esperienze in Trentino ed in Bosnia Erzegovina su:

  • Esperienze e pratiche ambientali per la gestione forestale, la gestione delle esondazioni e la relativa gestione dei rischi;
  • Pratiche e problemi relativi alla gestione dei rifiuti solidi urbani;
  • Lo sviluppo delle micro imprese per la crescita socio-economica locale;
  • Esperienze e potenzialità dell’e-government in ambito europeo e per l’area dei Paesi Balcanici.

Particolarmente interessante è stata la potenzialità della rete che si è formata tra i relatori di questi seminari e che hanno visto tra gli altri il contributo della Provincia Autonoma di Trento, dell’Ambasciata Italiana di Sarajevo, dell’Osservatorio Balcani e Caucaso, dell’Università di Trento e di Padova, dei Municipi e delle ADL di Mostar, Prijedor e Zavidovici. Inoltre sono intervenuti altri attori pubblici e privati di entrambi i territori come Dolomiti Energia, Cooperativa Gruppo 78, Open Content ed altri del territorio bosniaco.