Continua la corsa al gas azero dell'Europa

9 febbraio 2018

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La Banca per gli Investimenti Europei (BEI) ha approvato uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro per la costruzione del gasdotto Trans-Adriatico (TAP), identificato dalle istituzioni comunitarie come ‘progetto di interesse comune’ perché permetterebbe, una volta completato, l’emancipazione dalle forniture russe.

Sono i giacimenti azeri la fonte di approvvigionamento del Corridoio Meridionale del Gas, di cui il TAP rappresenta il tassello finale connettendo Grecia, Albania ed Italia. I lavori sono stati già avviati in Georgia e Turchia, primi paesi di transito di questo progetto infrastrutturale lungo 3500 km. Il tratto turco, il cosiddetto TANAP (Gasdotto Trans-Anatolico), ha ottenuto lo scorso ottobre un prestito di 500 milioni di dollari da parte della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). 

La discussione in seno alla BEI era già stata rimandata due volte, alimentando le speranze delle numerose organizzazioni della società civile che si oppongono al progetto. Una di queste, Bankwatch, una settimana prima della votazione aveva pubblicato uno studio dove si stima un impatto ambientale dell’intera opera superiore all’inquinamento Co2 prodotto dalla Bulgaria in un anno.


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