24 gennaio 2019

Partita nel dicembre scorso una nuova campagna dell'Operazione Colomba contro la vendetta di sangue in Albania. Un resoconto dell'iniziativa

E' nel contesto e nel fermento di richieste e rivendicazioni degli studenti dell'Albania che si inserisce l'ultima Campagna di sensibilizzazione di Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, che dal 2010 è presente in Albania per superare il fenomeno della vendetta di sangue.

La Campagna, denominata “Kundër Gjakmarrjes” (Contro le vendette di sangue) , trae il suo nome dall’obiettivo che si propone: far sì che ogni cittadino prenda posizione in modo netto e si schieri personalmente contro la piaga delle faide, quindi contro la pratica della vendetta, che si origina tradizionalmente dal codice medievale del Kanun, ma che ormai viene esercitata in forma deregolata e si traduce in atti di giustizia privata.
La Campagna è stata lanciata il 10 dicembre 2018, in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti Umani.

I volontari di Operazione Colomba hanno appeso in tutta la città di Scutari alcuni striscioni contro la vendetta, a favore della pace e della riconciliazione.

Inoltre, si sono ritrovati nella zona pedonale di Scutari per chiedere ai passanti di impegnarsi personalmente nella diffusione di una cultura basata sul rispetto dei Diritti Umani, ritirando l’adesivo “Kundër Gjakmarrjes” ed esponendolo nei propri luoghi quotidiani.

L’affissione dell’adesivo all'esterno del proprio negozio, della propria abitazione, sulla propria auto, sulla propria bicicletta, etc. rappresenta l’impegno da parte di chi aderisce a non ricorrere alla vendetta, a disincentivarne l’uso e a promuovere l’impiego di metodi nonviolenti di risoluzione dei conflitti.

Queste attività hanno perseguito due obiettivi principali.

Da un lato la sensibilizzazione della popolazione locale sull’uso della nonviolenza e dell’alternative dispute resolution nella gestione delle faide; dall’altro la promozione di un intervento attivo da parte della cittadinanza, che sostenga l’abbandono della vendetta in favore di scelte di nonviolenza, di perdono e di riconciliazione in  situazioni di conflitto.

La risposta è stata positiva e non pochi sono stati gli scutarini che si sono fermati a lungo per parlare con i volontari; qualcuno ha anche condiviso esperienze personali passate, vissute da vittima del fenomeno della vendetta, apprezzando particolarmente l’impegno contro questa piaga sociale.

Numerosi sono stati poi i giornalisti presenti al lancio della Campagna che hanno intervistato i volontari e filmato le attività.

Grazie alla visibilità ottenuta, i volontari sono stati anche invitati a raccontare la Campagna e il lavoro di Operazione Colomba in Albania presso due studi televisivi locali.
La giornata si è poi conclusa con un evento più raccolto, presso la sala del centro giovanile “Arka” di Scutari.

Dopo la proiezione di un video rappresentativo delle campagne di sensibilizzazione precedenti, è stata recitata una lettura scenica di un testo teatrale sulle condizioni di vita di chi è coinvolto nel problema della vendetta di sangue.

La serata si è chiusa con un concerto di musica dal vivo, in cui si è esibita la nota cantante albanese Jozefina Simoni.

Ma Kundër Gjakmarrjes non finisce così!

Infatti, la Campagna continuerà ad essere diffusa tramite l’uso dei social media, estendendo la possibilità di adesione a singoli, gruppi, Associazioni, Enti e Istituzioni albanesi e internazionali.
Sulla scia delle attività realizzate il 10 dicembre, si è tenuta una tavola rotonda con le Istituzioni e le Associazioni locali allo scopo di proseguire la collaborazione, per elaborare una strategia comune di intervento contro il fenomeno delle vendette di sangue.

L’incontro vorrebbe fare da apripista a successivi appuntamenti e training per condividere le strategie di intervento e le buone prassi sviluppate in questi anni dagli enti partecipanti e, in particolare, da Operazione Colomba.
L’ondata di manifestazioni e proteste che sta attraversando l’Albania in questo periodo – di cui la cittadinanza albanese è promotrice e finalmente protagonista – semina la speranza di concreti cambiamenti nella direzione della piena affermazione di uno Stato democratico, basato sul rispetto e sulla tutela dei Diritti Umani di tutti.

Link: www.operazionecolomba.it