Per le strade di Kondopoga

Gravi incidenti a Kondopoga, città russa a 1000 chilometri a nord di Mosca. Estremisti di destra si scatenano contro immigrati d'origine caucasica. Una nostra traduzione

06/09/2006 -  Anonymous User

Tratto da Mosnews.com
Traduzione a cura di Gaia Baracetti

Sabato notte, in una cittadina del nord della Russia, un gruppo formato da estremisti di destra e abitanti del luogo si è scontrato con la polizia antisommossa e ha distrutto un ristorante. Lo hanno riportato attivisti dei diritti umani e vari testimoni oculari. L'evento si è verificato giorni dopo una rissa tra russi e ceceni in cui sono morte svariate persone, scrive l'Associated Press.

La polizia della città di Kondopoga, a circa 1000 kilometri a nord di Mosca, ha negato che ci siano stati grossi disordini. La polizia della regione di Karelia, dove si trova Kondopoga, ha dichiarato che ci sono stati "piccoli episodi di vandalismo" nella cittadina.

Ma Alexander Vekhorovsky, direttore del centro di diritti umani Sova, con sede a Mosca, ha raccontato all'Associated Press che dei nazionalisti di estrema destra sono arrivati nella remota cittadina in risposta a chiamate da parte di gruppi anti-immigrati, per attaccare ceceni e altre persone provenienti dalle regioni caucasiche della Russia meridionale.

Secondo quando racconta Vekhorovsky, una rissa tra un gruppo di uomini russi e uno di ceceni all'inizio della settimana scorsa nel ristorante "Chaika", di proprietà di ceceni, ha portato alla morte di almeno due russi.

Un commesso di un negozio di Kondopoga, che non ha voluto rivelare il proprio nome, ha detto all'Associated Press che lo scontro si è verificato mercoledì e che "alcune" persone sono rimaste uccise.

Secondo Vekhorovsky dozzine, forse centinaia, di persone e di nazionalisti di estrema destra sono sopraggiunti a Kondopoga nel corso della settimana e venerdì sera dei gruppi hanno attaccato il ristorante con spranghe di metallo e Molotov, e si sono scontrati con la polizia antisommossa.

Alexander Belov, uno dei leader del gruppo "Movimento russo contro l'immigrazione illegale", ha detto all'Associated Press che il ristorante è stato attaccato dopo la sepoltura di due dei russi uccisi qualche giorno prima. Secondo un sito internet di destra, la folla ha anche cercato di attaccare un bazar locale gestito principalmente da ceceni.

Vekhorovsky e Belov erano d'accordo sul fatto che ci fossero dei giovani che correvano per la città urlando slogan razzisti, e bruciando appartamenti e attività commerciali di proprietà di ceceni e altri caucasici.

Belov ha dichiarato che molti abitanti di Kondopoga considerano i ceceni criminali e che la rissa al ristorante è stata "la goccia che ha fatto traboccare il vaso". "Stasera, potrebbe ripetersi quello che è successo ieri sera", ha dichiarato ad AP.

Il commesso che ha chiesto di restare anonimo ha detto che molti abitanti avevano paura di uscire per strada.

La radio Ekho Moskvy ha riportato che centinaia di citatdini si sono riuniti sabato pomeriggio presso il palazzo del comune, e anche le fotografie pubblicate sul sito http://www.cityK.ru lo dimostranoindicano. Secondo il commesso, i residenti hanno colpito l'edificio con uova e altri rifiuti.

Un altro sito web di un'associazione anti-immigrati scrive che il sindaco e il consiglio comunale di Kondopoga hanno firmato un appello che richiede l'espulsione degli immigrati illegali dalla città.
In Russia negli ultimi anni si è verificato un notevole aumento della xenofobia e del razzismo, con una serie di attacchi contro immigrati dalla pelle scura, stranieri ed ebrei. Secondo i gruppi attivi nella protezione dei diritti umani le autorità fanno poco o nulla per combattere questi crimini.


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