Foto G.Comai

Il girone infernale per i cani randagi in Romania sta facendo un'altra terribile tappa: il comune di Mangalia ha dichiarato guerra ai randagi, contro la legge statale che ne vieta le uccisioni

19/07/2013 -  Maddalena Di Tolla

La scusa del sindaco della città, ovviamente duramente contestata dalle associazioni animaliste, sarebbe la paventata necessità di “ripulire le strade” per la stagione turistica estiva che è da poco avviata. Eppure una petizione internazionale ha raccolto migliaia di firme nei giorni scorsi, per chiedere l'esatto contrario di quanto si sta facendo: rispetto per i cani, catture con metodi soft, chippatura e sterilizzazioni, e poi il rilascio in città dei cani. Questa è del resto la strategia che tutti gli esperti del settore considerano, ovunque, da anni, l'unica utile ed efficace per risolvere il problema del randagismo.

L'associazione Save the dogs  (STD), guidata dalla coraggiosa Sara Turetta, fondatrice e presidente della ONG di Milano, e con base a Medgidia e Cernavoda, aveva proposto al sindaco della città di collaborare, per avviare un progetto di sterilizzazione. La clinica mobile dell'ONG era in effetti stata nella città di Mangalia, come spiega lo staff di STD, e aveva sterilizzato centinaia di cani, senza costi per l'amministrazione comunale. 
Il sindaco in una prima fase si era detto favorevole a questo metodo. Quei cani invece, dopo essere stati sterilizzati a spese della ONG italiana, sono stati senza pietà e senza alcun riguardo catturati e portati in un canile.

Un destino di morte e prigionia

Anche in questo caso, dietro le quinte della tragedia (per i cani, ma anche per i volontari che li seguono da anni, oggi disperati e impotenti) c'è ancora una volta la Puppy Vet, azienda che gestisce il "canile-mattatoio" di Costanza, come lo definiscono i volontari che vi sono entrati, che è convenzionato con vari comuni. Nel canile di Costanza i cani randagi vengono uccisi senza pietà, si denuncia. Alcuni video in passato lo provavano. Nulla fa pensare che la situazione sia migliorata. Certo non le urla dei cani che si sentono ogni venerdì (giorno di uccisioni in serie) dall'esterno, come raccontano i testimoni locali. Si parla di settecento uccisioni di cani al mese. Di certo – dicono gli animalisti - quelle uccisioni, con quei numeri, e stante la cronica mancanza di fondi dedicati e la documentata scarsa professionalità degli operatori, non sono eseguite con modalità esenti da sofferenza per i poveri cani. 

Nelle scorse settimane le catture, brutali come si può vedere dai video postati in internet da volontari e testimoni, sono proseguite, nonostante proteste di varia provenienza. Alcuni giorni fa STD ha preso parte ad una conferenza stampa organizzata con il deputato verde Remus Cernea davanti al canile, ma né il deputato né i giornalisti né i cittadini sono potuti entrare in quello che a tutti gli effetti è un canile pubblico. Del resto, come denunciano Sara Turetta e altri animalisti di Mangalia e di Costanza, nei giorni scorsi addirittura la Puppy Vet aveva impedito ad alcuni cittadini di Mangalia di entrare, per potersi riprendere i cani di loro proprietà, che erano stati illegalmente portati via dalla cittadina, e destinati ad un destino di morte e prigionia. 

E' di pochi giorni fa la laconica risposta delle autorità sanitarie di Costanza, che, sollecitate dalle richieste di spiegazioni delle associazioni, affermano in una missiva che tutto sarebbe regolare nel canile di Costanza, dove secondo quella versione, ci sarebbero solo delle “eutanasie”, e perfino gli accessi al canile sarebbero regolari. I volontari spiegano sovente che in casi come questo (che non è un caso isolato in Romania, come dimostra la situazione drammatica del canile pubblico di Botosani, ad esempio) a proteggere le ditte che gestiscono i canili, sarebbero importanti uomini politici e di potere. Intanto coraggiosamente volontari e associazioni proseguono un lavoro incessante e faticosissimo di salvataggio e sensibilizzazione. Lo fa ad esempio, proprio fra Costanza e Mangalia, la piccola associazione Asociatia Staad. Lo fa, ancora, Save the dogs. la stampa romena ha cominciato a raccontare della situazione di Mangalia dopo la conferenza stampa di STD e di Cernea.


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