9 luglio 2014

Dal suo lancio, a fine maggio, sono stati più di 170 i casi caricati su Ushahidi, la piattaforma web di crowdsourcing promossa da Osservatorio Balcani e Caucaso insieme a Index on Censorship

Mediafreedom.ushahidi.com è un portale web dove professionisti dell'informazione, giornalisti, blogger e semplici cittadini possono riportare e dare evidenza a casi di violazione della libertà di stampa nei 28 paesi membri Ue e nei paesi candidati all'ingresso. Ushahidi è una parola swahili e significa “testimone”. I singoli casi di violazione possono essere caricati direttamente sul portale online oppure inviati via email ad un gruppo di lavoro impegnato a verificarli e a gestire la piattaforma. Vengono infine visualizzati su una cartina di Googlemap.

La piattaforma di crowdsourcing è stata lanciata lo scorso maggio e sinora sono stati postati 170 report. Questi ultimi rivelano già alcuni problemi comuni che i giornalisti di tutt'Europa si trovano ad affrontare. Ad esempio 40 dei casi inseriti riguardano misure legali intraprese contro giornalisti o i media in cui lavorano, evidenziando come sia quanto mai necessario un sostegno legale a chi viene colpito. Nonostante l'esistenza di numerose associazioni di categoria e Ong che offrono servizi di questo tipo, infatti, sembra emergere che i giornalisti spesso non ricevano il sostegno necessario o che ciò non accada in tempi utili.

Nel frattempo arresti, aggressioni fisiche e verbali rimangono strumenti largamente utilizzati per spaventare, screditare e ridurre al silenzio. In alcuni casi riportati recentemente su Ushahidi è accaduto che giornalisti venissero arrestati senza spiegazioni o alcun mandato, e rilasciati solo dopo molte ore, ormai non essendo più in grado di svolgere correttamente il loro lavoro e dopo aver mancato l'evento che intendevano seguire.

Sedici dei casi raccolti su Ushahidi riguardano la Serbia. La devastante alluvione che ha colpito il paese lo scorso maggio ha scatenato una serie di preoccupanti dinamiche di limitazione della libertà dei media tanto da far reagire la stessa comunità internazionale. Molti blog ad esempio hanno subito attacchi informatici DDoS dopo aver criticato la gestione dell'emergenza da parte del governo.

Metà dei casi di censura e violazione della libertà di stampa riguardano Sud-est Europa, Turchia e Italia, aree monitorate da Osservatorio Balcani e Caucaso – assieme a SEEMO e Ossigeno per l'Informazione – nel progetto “Safety Net for European Journalists”.

Il progetto Safety Net, di cui la piattaforma Ushahidi fa parte, è co-finanziato dalla Commissione europea e dalla Provincia Autonoma di Trento. Con esso Osservatorio Balcani e Caucaso intende dare sostegno ai giornalisti europei in pericolo, rafforzare nell'opinione pubblica la consapevolezza dell'importanza del pluralismo dell'informazione e infine stimolare politiche nazionali e europee in tal senso.

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Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Safety Net for European Journalists. A Transnational Support Network for Media Freedom in Italy and South-east Europe.