"Tera de confin" è la mailing list creata da un gruppo di istriani e dalmati nel mondo. 60 anni dopo la tragedia dell'esodo, il loro ricordo evidenzia un destino singolare: "Ciò che rimane della vittima viene utilizzato come arma contundente negli scontri politici". Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il Tribunale dell'Aja declassifica la famosa testimonianza del 1997 in cui un «alto funzionario croato» raccontava l'accordo Tudjman-Milosevic sulla spartizione della Bosnia e la partecipazione della Croazia alla guerra. Ciò che tutti sapevano ora è anche ufficiale: quel testimone era Stipe Mesic
Una conversazione con Jakob Finci, presidente della Comunità ebraica bosniaca e dell'Associazione per la verità e la riconciliazione. Il ruolo dei Tribunali, i rischi legati all'edificazione di Memoriali e alle dichiarazioni di scuse, il percorso della Commissione per la verità
Un commento per Osservatorio sui Balcani sulla scomparsa del Presidente del Kosovo. Scrive Roberto Morozzo della Rocca, a lungo impegnato con la Comunità di Sant'Egidio nella mediazione tra Belgrado e Pristina e che in questa veste ha conosciuto personalmente Rugova
27 gennaio, giorno della memoria. Le istituzioni croate si interrogano su come tramandare il ricordo di quanto avvenuto durante il regime di Pavelic. Presto un nuovo museo presso l'area memoriale di Jasenovac, ma alle manifestazioni pro Gotovina c'erano anche giovani con i berretti ustascia. Dal nostro corrispondente
Il sindaco serbo del villaggio di Knezevo/Skender Vakuf propone di edificare un monumento per ricordare l'eccidio di 252 bosgnacchi lì avvenuto nel 1992. "Vogliamo prendere le distanze da quel crimine e mandare un messaggio alle generazioni future". Segnali di vita
In occasione della giornata della memoria, un documentario radiofonico riporta alla luce la storia dei campi di concentramento italiani in funzione durante l'occupazione della Jugoslavia, e la vicenda della persecuzione del popolo rom. "Le storie di Stanka e Maria" è prodotto da Radioparole
Vibra la penna dello scrittore Jergovic sulle pagine del settimanale DANI, dando forma a un meditato commento sul senso del patriottismo in Bosnia Erzegovina, con riferimenti tanto al passato quanto al presente. Nostra traduzione
Il governo kosovaro sembra averla presa sotto gamba mentre Belgrado prende in considerazione sempre ed esclusivamente la comunità serba. Parliamo del processo di decentramento che la comunità internazionale vuol far procedere in modo parallelo ed imprescindibile alla definizione dello status
Il governo Sanader avvia una massiccia campagna informativa volta a favorire i ritorni, ma un nuovo attacco razzista colpisce la minoranza serba in Croazia. Omicidi e aggressioni restano spesso impuniti. L'analisi del Comitato Helsinki di Zagabria. Nostro servizio
I manuali scolastici serbi e albanesi riportano versioni parallele della storia recente del Kosovo. La comunità internazionale elude il problema. Un reportage dalle scuole di Mitrovica, nostra traduzione
Intervistato dal settimanale DANI Mirsad Tokaca, direttore del Centro di ricerca e documentazione di Sarajevo, rende noti i dati della ricerca che sta conducendo per accertare i numeri effettivi delle vittime delle guerre degli anni novanta nella ex Jugoslavia
Che ne pensa uno storico di quanto sta avvenendo in Kosovo? Alma Lama ha intervistato Mark Krasniqi, professore universitario e leader del Partito Democristiano del Kosovo. Decentramento, ruolo della Chiesa ortodossa, intellettuali e negoziazioni sullo status alcuni dei temi affrontati
A seguito delle minacce ricevute per le proprie inchieste, il giornalista di Feral Tribune e nostro corrispondente Drago Hedl torna sulla questione della libertà di stampa in Croazia e sull'atteggiamento dell'opinione pubblica del Paese nei confronti dei crimini di guerra. Da Transitions Online
A Trieste la prima in Italia di "Risveglio dai morti", film del regista Miloš Miša Radivojević. Un film sul fallimento di una generazione. Un'intervista ad uno degli attori protagonisti, Svetozar Cvetković, a cura di Nicola Falcinella
Una storia inquietante all'indomani dell'arresto di Ante Gotovina. Drago Hedl, editorialista di Feral Tribune e nostro corrispondente dalla Croazia, è stato minacciato di morte. Hedl ha raccontato i crimini commessi contro civili serbi a Osijek e Vukovar
Da una parte la squadra negoziale di Belgrado, dall'altra quella del Kosovo. Manca però la comunità serba del Kosovo. La nostra corrispondente è stata tra i suoi rappresentanti. Il backstage della preparazione dei negoziati
La Procura di Belgrado ha avviato un procedimento penale contro Natasa Kandic per diffamazione. La fondatrice del Centro per il Diritto Umanitario è accusata per un'intervista in cui critica le istituzioni serbe che rifiutano di riconoscere i crimini degli anni '90. Nostra scheda e il comunicato del Centro
Hurriyet dedica una serie di interviste sulla questione armena. Nelle settimane scorse ne abbiamo pubblicata una al giornalista Hrant Dink. Oggi invece la traduzione di un dialogo con Halil Berktay, storico, che insegna all'Università Sabanci di Istanbul. E' stato uno degli organizzatori della conferenza 'Gli armeni ottomani nel periodo della dissoluzione dell'impero: responsabilità scientifica e questioni democratiche'
Alla Conferenza internazionale di Ginevra gli inviati di Osservatorio sui Balcani hanno incontrato Nataša Kandić, direttrice del Centro per il diritto umanitario di Belgrado, con la quale hanno discusso della attuale situazione in Serbia, del confronto col passato, dei crimini di guerra e del Tribunale dell'Aia
La seconda giornata della conferenza internazionale "Dieci anni da Dayton e oltre". Gli interventi di Ashdown, Dizdarevic, Divjak, Todorovic, Finci, Terselic, Tokaca, Del Ponte, Kandic e altri. Dalla delusione momentanea all'infinita speranza. Nostra sintesi
'Io non ho mai partecipato alla discussione se si sia trattato o meno di genocidio, perché per me di questa storia non è importante il nome ma la sostanza. Non ho mai nemmeno accettato di discutere la storia usando il vocabolario giuridico, prima di tutto per interpretare la storia credo sia necessario il linguaggio della coscienza". Intervista a Hrant Dink, direttore della rivista Agos, sulla questione armena
La magistratura accusa giornalisti e scrittori di tradimento nazionale per interventi sulla questione armena. Fuorviante però trarre da questi episodi l'immagine di un paese immobile. Da alcuni anni la società turca è impegnata nel difficile compito di "confrontarsi con la propria storia", con i tabù e le reticenze dell'ideologia ufficiale
Serbia e Montenegro contro Bosnia Erzegovina, a Belgrado. Partita di calcio valevole per le qualificazioni ai mondiale Germania 2006. Dalla Bosnia partono numerosi pullman di tifosi. Che però allo stadio tifano per gli avversari. Cosa accade se l'indeterminatezza costituzionale di un Paese fa capolino sui campi da calcio?
Ricorre oggi l'anniversario dei cinque anni dalla caduta del regime di Slobodan Milosevic. A che punto è la Serbia oggi? Quanto è cambiata in cinque anni? Si sta muovendo nella giusta direzione? Un articolo della nostra corrispondente
Nella sua rubrica settimanale (Sarajevski Marlboro) sul settimanale DANI, lo scrittore di Sarajevo, Miljenko Jergovic, di tanto in tanto tratteggia abilmente la storia passata, prendendo spunto dall'attualità. In queste poche righe Jergovic prende in esame la parabola letteraria di Momo Kapor, noto scrittore serbo
Gli abitanti di Majetici, piccolo villaggio del comune di Cazin (Bosnia occidentale), hanno deciso di fare da soli. Con l'aiuto della diaspora hanno riparato le case distrutte dalla guerra, costruito un centro sociale e asfaltato le strade. E i vicini non capiscono come vi siano riusciti ...
E' un settembre caldo quello del Kosovo. L'annuncio della malattia di Rugova, la probabile consegna del rapporto sugli standard da parte di Kai Aide, i primi contatti a Vienna tra Belgrado e Pristina. Il tutto nel contesto di una situazione politica interna molto complessa. Ed è questo a preoccupare i kosovari
Una delle questioni più controverse e dibattute delle guerre jugoslave degli anni novanta verte sul numero effettivo di vittime, scomparsi e profughi, quali dirette conseguenze dei conflitti. Un'analisi del settimanale belgradese "Vreme"
La squadra di calcio di Srebrenica, l'FK Gruber, torna a giocare dopo 13 anni. Domenica 4 settembre l'équipe multietnica ha festeggiato il ritorno in campo sconfiggendo per 8 a 1 il Derventa nel campionato della Republika Srpska. Da Nezavisne Novine