Un’unica carta per risiedere e lavorare. Che darà anche agli immigrati dall’Est non comunitario (in Italia quasi 1 milione di residenti) gli stessi diritti sociali, fiscali e pensionistici dei colleghi Ue. La nuova norma è riservata a chi è in regola. Con esclusioni e distinguo, fissati dagli Stati
In Serbia sono state oltre tremila le domande di asilo nel 2011. La maggior parte dei migranti proviene dall’Asia e dal Nord Africa, e passa dalla Serbia per cercare di entrare nell'UE. Un fenomeno in crescita. Ce ne parla Radoš Đurović del Centro per la protezione e l'aiuto ai richiedenti asilo di Belgrado
Da qualche mese, centinaia di migranti arrivano nel paesino di Lojane, sulla frontiera serbo-macedone. Vengono dall'Afghanistan e dal Pakistan e sulla rotta verso l'Europa occidentale lo scoglio più difficile resta la Serbia. Incapace di affrontare la situazione, il governo macedone lascia fare. Un reportage
Che impatto hanno i fenomeni migratori sui diritti dei bambini? In questo reportage Cristina Bezzi, antropologa, visita la Moldavia romena, una delle aree più povere della Romania e più colpita dall'emigrazione
I cervelli possono fuggire, i cervelli possono ritornare, i cervelli possono circolare. Ma i cervelli possono anche andare sprecati. Un'analisi sul tema migrazioni e capitale di conoscenze, con un focus particolare su Albania e Italia
Una delle maggiori piaghe che affliggono la Romania, e sulla quale è sempre regnato il silenzio, riguarda i cosiddetti "orfani bianchi". Bambini rimasti in patria, privi della presenza dei loro genitori, emigrati alla ricerca di lavoro. Un articolo di Mihaela Iordache ripreso da Avvenire
Dal bunker antiatomico di Konjic, trasformato in galleria d'arte contemporanea, alle vie del centro di Sarajevo. Chi ha fatto la guerra? Perché? Un viaggio nel cuore della Bosnia alla ricerca di risposte
"Homenetmen" è nata originariamente nel 1918 per promuovere i valori dell'atletica leggera, divenendo in seguito una delle associazioni cardine della diaspora armena. Un'intervista
Poco meno di dieci mesi fa le frontiere dell’area Schengen sono state aperte ai cittadini della Bosnia Erzegovina in possesso di passaporto biometrico. Ora però, si parla già di richiuderle. Sotto esame il caso dei richiedenti asilo e le responsabilità europee
Finlandia e Paesi Bassi, lo scorso 22 settembre, hanno espresso la loro opposizione nel corso di un vertice dei ministri Ue dell'Interno sull'eliminazione dei confini tra gli ultimi stati membri e il resto dell'Europa, che era prevista per il 2011. Le reazioni in Romania
Per i kosovari è stato un vero e proprio shock. Scoprire di essere molti meno di quanti pensassero. E' avvenuto dopo che i risultati dell'ultimo censimento sono stati resi pubblici. In un editoriale i motivi di questa falsa percezione
Il fallimento della comunità internazionale durante la guerra in Bosnia Erzegovina è stato utilizzato negli anni successivi per giustificare interventi armati in situazioni di crisi. La vicenda libica ne è l'ultimo esempio. Note a margine di un articolo di Adriano Sofri
Avreste mai immaginato di veder sventolare decine di bandiere turche nel cuore delle Dolomiti? O di cercare assetati una fontana e di trovare, tra i fienili trentini, il busto di un uomo con fez e mustacchi accanto all’acqua che sgorga fresca dalle montagne? A Moena, in Trentino, ogni estate viene ritualmente celebrato l’intreccio tra Oriente e Occidente
Il fenomeno dell'immigrazione in Italia viene spesso descritto in bianco e nero. Božidar Stanišić, scrittore e drammaturgo bosniaco da anni residente in Italia, si addentra nello spazio grigio arrivando a conclusioni amare
Cappelli, pavimenti coperti di fagioli e fazzoletti ricamati. Anila Rubiku è un'artista albanese che lavora tra Milano e Tirana. Una sua installazione è in questi giorni esposta presso il Padiglione albanese della Biennale di Venezia. Un'intervista
Anvar Sharipov, un cittadino russo proveniente dal Daghestan, ha da poco ottenuto lo status di rifugiato. La sua dovrebbe essere una storia scontata, ma purtroppo non lo è affatto. Al contrario, la vicenda di Sharipov evidenzia importanti carenze nella tutela del diritto d'asilo in Italia
La Bulgaria concede la propria cittadinanza ai bulgari etnici che vivono fuori dai propri confini. Tra le comunità più interessate, quella dei "bulgari di Bessarabia", che vivono in Moldova e Ucraina. Per molti di loro il passaporto bulgaro è però soprattutto un lasciapassare per Paesi come l'Italia. Il fenomeno ha fatto poi nascere un "business" di servizi, sfruttato da intermediari
Sono una parte importante della popolazione moldava, e guardano più alla Russia che all'Europa occidentale. È la comunità rom. Andiamo alla sua scoperta in compagnia di Ion Duminica, ricercatore, a volte "gagè", a volte "zingaro"
La Commissione europea ha proposto una "clausola di salvaguardia", che rende possibile la reintroduzione dei visti per i cittadini dei Balcani occidentali. Pur non avendo effetti immediati, il documento (che dovrebbe essere approvato il 9 giugno) è sintomatico di una fase di difficoltà e scarsa fiducia
In seguito alle guerre balcaniche (1912-13) decine di migliaia di bulgari dovettero abbandonare la Tracia orientale, lasciando case e proprietà. Il trattato di Ankara (1925) garantiva compensazioni, che però non sono mai arrivate. La questione, irrisolta, continua a pesare sui rapporti tra Bulgaria e Turchia
Bulgaria e Romania restano fuori da Schengen a tempo indeterminato. Alla base dell'esclusione, problemi irrisolti nei due Paesi, ma soprattutto la crescente fragilità di una strategia comune europea
Col trattato di Losanna (1923) che metteva fine allo scontro armato, Grecia e Turchia diedero vita ad un'epocale scambio di popolazione, destinato a cambiare il volto dei due paesi. Oggi,in un clima mutato, i discendenti di molti "turchi di Grecia" vanno alla ricerca delle terre d'origine della propria famiglia
La crisi degli sbarchi a Lampedusa e l'aumento nel flusso di richiedenti asilo dalla Serbia segnalato da Unhcr ed Eurostat a seguito della liberalizzazione dei visti. La risposta di Svezia e Belgio, i Paesi più interessati dal fenomeno dei nuovi rifugiati balcanici, la posizione delle autorità serbe. Maghreb e Balcani sullo sfondo dello scontro tra Italia ed Europa
Nei Balcani la stagione dei conflitti è tramontata. Invece di procedere lungo la difficile strada del dialogo, però, in molti si affannano ad innalzare muri per tenere "l'altro" a distanza di sicurezza. E neppure l'Unione europea sembra immune da questa tentazione. Un commento
La congiuntura negativa è data da un alto tasso di emigrazione, un periodo protratto di scarsa natalità, un bacino demografico di partenza di dimensioni limitate. Sempre più importante quindi il ruolo della diaspora, che potrebbe diventare una risorsa politica interna. Un approfondimento
Negli anni passati, per molti romeni (provenienti soprattutto dalle zone rurali) l'emigrazione ha rappresentato un'occasione di riscatto economico e sociale. Oggi la crisi ha cambiato le prospettive, ma il ritorno in Romania non sembra una strada percorribile, e il futuro appare pieno di incognite
Tutte le strade, si dice, portano a Roma. Anche quella di Mussa Khan e di migliaia di muhajirin afghani per cui l'Italia è soltanto una tappa della tormentata ricerca di una vita migliore. Qui, tra i cantieri che costeggiano la Stazione Ostiense, si interrompe il racconto di un viaggio che non ha fine
Da più di 40 giorni, 300 migranti in Grecia sono in sciopero della fame per chiedere regolarizzazione e accesso a diritti fondamentali. Il governo di Atene, però, agita lo spettro dell'arrivo in massa dalle coste nord-africane. Uno stallo che si fa ogni giorno più gravido di rischi
Si chiude sabato sera il Festival di Berlino. Tre film su tutti, relativi alle aree di nostro interesse. "Almanya – Willkommen in Deutschland” racconta attraverso la storia di una famiglia l'immigrazione turca in Germania dal 1964 ad oggi. E poi la produzione albanese-greca "Amnistia" e il road movie "Here", un viaggio in Armenia con un'incursione in Nagorno-Karabakh
Anvar è un uomo di 35 anni. È stato fermato il sei gennaio scorso, senza documenti, alla stazione di Venezia Mestre e subito trasferito al Centro di Identificazione ed Espulsione di Gradisca, in provincia di Gorizia. A prima vista un caso come tanti di immigrazione illegale. A prima vista