Nel 2017 il mercato delle cripto valute era stato individuato come un'opportunità unica per lo sviluppo dell'Abkhazia. Il forte consumo legato al mining, però, ha messo in crisi il suo fragile sistema energetico, e Sukhumi ha dovuto imporre una moratoria su tutto il territorio dello stato de facto
In un contesto geopolitico in rapida trasformazione, i paesi del Caucaso provano a rilanciare le prospettive di diversi corridoi in grado di razionalizzare e valorizzare i propri territori e le proprie economie. Nonostante i molti progetti, però, le sfide non mancano
Partito da consulente, Pavao Vujnovac è arrivato in fretta ai vertici del potere economico in Croazia: dopo aver conquistato il mercato del gas con la sua PPD, ha poi acquistato il "gigante malato" Agrokor, e oggi vanta interessi nei settori più svariati, tanto da valere oggi un quinto del PIL croato
Uno studio del Parlamento europeo ha esaminato l'utilizzo dei fondi di coesione nel settennato 2014-20, evidenziando un abbassamento dei tassi di assorbimento. È necessario riformare il sistema amministrativo a livello nazionale e semplificare le norme che regolano la politica di coesione
La Romania è il paese con il più alto tasso d’inflazione dell’Unione Europea, che a gennaio ha raggiunto il 7,3% su base annua. Nonostante la crescita delle retribuzioni, per mantenere una vita dignitosa oggi bisogna spendere il 40% in più rispetto a soli tre anni fa
In questa tesi di laurea, viene analizzata la permanenza delle norme sociali sui ruoli di genere e la loro influenza nell’ambito economico in Albania, attraverso un excursus storico dal periodo precedente al regime di Hoxha fino al periodo di transizione che ne è seguito. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Dopo secoli di oblio, la via della seta torna a far parlare di sé, fra progetti, remore e aspettative. Merci, persone ed energia passano lungo i corridoi che attraversano l’Asia e l’Europa
La Romania produce sempre più energia fotovoltaica anche grazie al rapido aumento dei prosumer, consumatori che rivendono l'energia in eccesso dei propri pannelli alla rete. Un processo virtuoso, ma limitato dai forti ritardi nei pagamenti e dalla cornice legale non sempre chiara
Dopo aver paralizzato il sistema scolastico con uno sciopero di massa, gli insegnanti del Montenegro sembrano essere riusciti ad ottenere l'agognato aumento. L'accordo col governo rischia però di scatenare la protesta di altre categorie insoddisfatte nell'amministrazione pubblica
Oltre ai fondi strutturali e di investimento dell’UE, dal 2021 la Romania ha accesso anche ai fondi del programma Just Transition. Che cos'è questo programma, quanti soldi può effettivamente ricevere la Romania e a cosa sono destinati? Lo abbiamo chiesto all'eurodeputato Siegfried Mureșan
Dal 2007, anno dell’ingresso della Romania nell’UE, nel paese sono affluiti oltre 62 miliardi di euro dall’UE. Sarebbero potuti essere di più, ma lo stato romeno non è riuscito ad attirarli tutti. Perché?
La gestione dei fondi europei è un compito complesso che richiede specifiche competenze amministrative e tecnico-finanziarie. Per questo, per i paesi candidati all’adesione come la Serbia, la preparazione già in fase di negoziati è molto importante
Stimolare la convergenza con i paesi Ue, creare un mercato comune regionale e proseguire con l’integrazione settoriale nel mercato unico europeo sono tra gli obiettivi del rinnovato impegno dell’Unione europea nei confronti dei paesi dei Balcani Occidentali. Ma il percorso resta in salita
Gran parte dell’economia della Transnistria si basa sugli aiuti dalla Russia in forma di gas gratuito. Entro la fine del 2024 l’Ucraina ha promesso di fermare tutti i gasdotti russi che attraversano il suo territorio: come se la caverà la Transnistria?
Grazie ai fondi di coesione Ue, la Bulgaria sta attivando e portando a termine numerosi progetti per rinnovare la propria rete ferroviaria. Sui lavori si staglia però l’ombra della corruzione e la possibilità che, in passato, parte dei fondi siano stati usati in maniera impropria
Con l'aggressione della Russia all'Ucraina si sono trasferite in Montenegro circa 120mila persone provenienti da entrambi i paesi. Si tratta del 20% della popolazione complessiva del Montenegro, ma con un notevole potere d'acquisto, che provoca forti distorsioni economiche a svantaggio dei cittadini locali
A dieci anni dall’adesione all’UE, in Croazia il Pil pro capite è aumentato passando dal 50% della media UE al 75%, le esportazioni sono raddoppiate e il tasso di disoccupazione è sceso dal 17,3% nel 2013 al 6% attuale. Ci sono però ambiti in cui il paese ha fatto passi indietro
Da più di un mese gli autotrasportatori stanno bloccando alcuni passaggi di confine, provocando non poche tensioni nelle relazioni tra Varsavia e Kyiv. I motivi della protesta e la situazione generale in Ucraina in diretta con Claudia Bettiol, corrispondente di OBCT, a "Buongiorno inBlu 2000" (20 dicembre 2023)
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Il settore lattiero-caseario in Federazione di Bosnia Erzegovina è in crisi: i costi di produzione sono aumentati, ma il prezzo del latte è sempre più basso. Gli incentivi statali non bastano agli agricoltori e molti abbandonano. Il governo e gli allevatori propongono ora nuove soluzioni
In Romania, anche grazie ai fondi europei dedicati, il numero di pannelli fotovoltaici installati sta crescendo rapidamente. Così in fretta, che alcuni programmi sono stati sospesi, visto che l'aumento di produzione di energia mette in difficoltà la rete di distribuzione, ancora obsoleta
Decarbonizzare, decentrare, democratizzare. Sono le tre D di una possibile rivoluzione energetica che alcuni cittadini stanno portando avanti sull’isola croata di Veglia (Krk) attraverso l'installazione di molti impianti fotovoltaici e l'istituzione di una comunità energetica. Un’intervista
La transizione verde è una delle più grandi sfide del nostro tempo. L’Ucraina, tuttavia, non solo deve decarbonizzarsi, ma deve farlo nel mezzo di una guerra. Nonostante ciò, il Paese è già in fase di ricostruzione e fervono le discussioni su come rendere più verde l’economia
Gas, energia, ma anche infrastrutture e relazioni culturali. Per l'Azerbaijan i Balcani sono diventati negli ultimi anni una regione sempre più importante per investimenti economici e di politica estera, una vera e propria porta verso l'Europa. Una relazione, però, non esente da numerosi elementi controversi
1,8 milioni di progetti realizzati da oltre 600mila soggetti grazie alla politica di coesione dell'UE. Chi ha gestito questa miriade di iniziative, e su quali aree e soggetti si sono concentrate le maggiori risorse? Uno sguardo ai dati della piattaforma Kohesio
Lenta e difficoltosa la transizione energetica della Serbia: il carbone rappresenta ancora il 70% e l’idroelettrico quasi il 25%. Nonostante un notevole aumento registrato negli ultimi cinque anni, l’energia eolica e quella solare insieme superano appena il 3%. Un reportage
Nonostante offra varie e interessanti attrazioni turistiche, dal mare alla natura incontaminata, dal Danubio ai monasteri ortodossi, la Romania ha una scarsa capacità di attrazione turistica. Il governo sta ora cercando di correre ai ripari per incoraggiare la presenza di turisti stranieri
Dopo anni di apatia, la società civile albanese si sta riattivando su diversi fronti, dalle proteste per la conservazione delle aree verdi urbane a quelle per migliori condizioni economiche e dignità sul lavoro. Un’intervista all’attivista Ervin Goci
Da quando la Croazia ha deciso di abolire il regime delle quote per i lavoratori stranieri, il loro numero è aumentato notevolmente e in particolare quello dei nepalesi. Dopo l’emorragia migratoria degli ultimi anni, i nuovi trend rappresentano per Zagabria una piccola rivoluzione
Stando ad alcuni dati e stime la Bosnia Erzegovina entro il 2060 potrebbe perdere persino il 75% della sua popolazione. Miodrag Pantović, studente presso la Facoltà di Geografia di Belgrado, ha svolto una tesi di master su questo fenomeno. Intervista
Per secoli il papavero da oppio è stato coltivato con grande successo in quella che oggi è la Macedonia del nord. Dopo i divieti dell’epoca jugoslava, c’è ora chi vuole reintrodurlo per le necessità (legali) delle industrie farmaceutica e dell’alimentazione