A seguito della storica decisione di Yerevan e Baku di delimitare parte del confine tra Armenia e Azerbaijan, gli sforzi verso un accordo per normalizzare le relazioni proseguono nonostante le proteste anti-Pashinyan
Il partito di governo “Sogno georgiano” agisce sulla base delle ossessioni del suo fondatore, il miliardario Bidzina Ivanishvili, che vede nell’alternativa di governo e nell’Occidente minacce ai suoi interessi. Il rischio è un consolidamento autoritario, non deriva filo-russa
Il servizio pubblico della Bosnia Erzegovina versa in condizioni economiche sempre più gravi. In assenza di una vera riforma, la mancanza di un meccanismo di finanziamento sostenibile ha fatto esplodere le tensioni tra due delle tre emittenti pubbliche
Cambiamenti climatici, costi di produzione alti, deficienze della Politica agricola comune europea (Pac): questi i mali del settore agricolo in Grecia, che rischiano di essere fatali per il tessuto sociale delle aree rurali e i produttori più piccoli, che sono scesi in piazza
Dai 20 ai 30mila manifestanti, capeggiati dall’arcivescovo Bagrat Galstanyan, hanno protestato nella capitale armena per opporsi al processo di demarcazione in corso tra Armenia e Azerbaijan, a seguito della guerra per il Nagorno Karabakh, e chiedere le dimissioni del primo ministro
La gente in piazza è contraria all’approvazione di una legge che per l’opposizione avvicinerebbe il paese alla Russia. Martedì il voto finale del parlamento di Tiblisi. Ma la crisi è tutt’altro che finita. L'UE prende posizione contro le violenze della polizia sui manifestanti. Ascolta l'aggiornamento di Marilisa Lorusso, corrispondente di OBCT (13 maggio 2024)
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Il 7 e 8 maggio Belgrado si è coperta di bandiere cinesi per la visita del presidente Xi Jinping. Per la Serbia, è stata l'occasione di firmare accordi economici e dichiarazioni politiche, confermando la Cina come terzo polo della propria politica estera
Inserite nella "lista nera" dagli USA, quarantasette persone fisiche e giurdiche in Bosnia Erzegovina, soprattutto politici e funzionari, hanno visto i propri conti correnti bloccati. La leadership della Republika Srpska ha però prontamente adottato una legge per pagare gli stipendi in contanti
Dopo anni di attesa il controverso businessman Duško Knežević, a lungo sodale di Milo Đukanović, è stato estradato in Montenegro. Il suo arresto potrebbe fare chiarezza sui lunghi anni al potere di Đukanović, e scuotere fin nelle fondamenta la politica montenegrina
Continuano in Georgia e tra le comunità georgiane nel mondo le proteste contro la controversa legge sugli agenti stranieri, ribattezzata dai manifestanti "legge russa" voluta dal governo del Sogno Georgiano. Si registrano scontri con la polizia e decine di arresti
È passata in seconda lettura durante la plenaria parlamentare del primo maggio la legge georgiana sugli agenti stranieri, soprannominata “legge russa”. La società civile ha continuato a manifestare pacificamente contro la legge, nonostante la violenta repressione della polizia
Nonostante il muro delle forze dell'ordine, i lacrimogeni e i numerosi arresti tra i manifestanti, compreso l'ex ministro dell'Integrazione europea, in Georgia da due settimane non cessano le proteste contro la legge sugli agenti stranieri. Oltre 100.000 persone in piazza
L’Armenia va avanti con la demarcazione e la restituzione dei villaggi azeri. Nonostante l’esultazione dei leader dei rispettivi paesi per una pace più vicina, il processo in corso non è certo privo di problemi
Sono sfociate nella violenza della polizia sui manifestanti le proteste in corso in tutta la Georgia contro la legge sugli agenti stranieri, bollata dall’opposizione come “legge russa”. Un segnale preoccupante in un paese sempre più spaccato e fragile
Nel 2024 la Romania affronta un intenso ciclo elettorale, con consultazioni europee, parlamentari, presidenziali ed amministrative. Secondo un dettagliato rapporto, però, il paese si affaccia all'appuntamento con un sistema democratico in seria difficoltà
Come previsto l’esito del voto di mercoledì scorso per il rinnovo del parlamento croato è netto: ha vinto il premier uscente Andrej Plenković e il suo HDZ con 61 seggi sui 151 del Sabor. Un numero tuttavia non sufficiente per poter governare da solo
Nei giorni scorsi in Montenegro si è assistito ad un susseguirsi di arresti – a partire da quello di Milivoje Katnić, ex procuratore speciale, e quello di Zoran Lazović, alto funzionario di polizia ai tempi del vecchio potere – che porta a pensare che il cerchio attorno a Milo Đukanović ormai si stia stringendo
Verrà presentata oggi al Consiglio di sicurezza dell’Onu una proposta di risoluzione sul genocidio di Srebrenica, la cui votazione è prevista per il prossimo 2 maggio. Come prevedibile non sono mancate accese polemiche sia in Serbia che in Republika Srpska
Pretestuose accuse di glorificare il neo-fascismo ustascia, legittimate dal presidente Aleksandar Vučić: così è iniziata la campagna per rimuovere il professor Dinko Gruhonjić, seguita dal blocco della Facoltà di Filosofia di Novi Sad. Un preoccupante episodio senza precedenti scuote la Serbia
Мercoledì 17 aprile si vota in Croazia per il rinnovo del parlamento: la sfida è tra il premier uscente e leader del partito di governo Hdz, Andrej Plenković, e il capo dello stato Zoran Milanović. I sondaggi danno in testa l'Hdz ma con numeri insufficienti per governare da solo
Da tempo i rapporti tra Mosca e Yerevan sono sempre più tesi e sono ulteriormente peggiorati con la disfatta in Karabakh dello scorso settembre. Il primo ministro armeno Pashinyan cerca di allentare l’influenza russa, mentre il Cremlino cerca di delegittimarlo
La decisione di Yerevan di allontanarsi da Mosca e orientarsi verso USA e UE non è priva sfide economiche e complessità geopolitiche. In un recente incontro, Washington e Bruxelles hanno promesso aiuti economici, ma il premier armeno Pashinyan sembra deluso
Molti funzionari pubblici montenegrini stanno ottenendo sostanziosi risarcimenti dalle aziende pubbliche in cui hanno lavorato. In molti casi, però, più che di giustizia sembra trattarsi di una modalità per appropriarsi in modo controverso delle risorse pubbliche
La recente aggressione stizzita del premier albanese Edi Rama nei confronti di una giornalista ha riportato al centro dell'attenzione le continue pressioni ed intimidazioni che il potere in Albania esercita sui media e su chi fa informazione
Durante una recente intervista dal vivo, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha lasciato intendere che il lungo e difficile processo di demarcazione del confine con l’Azerbaijan potrebbe essere pronto per iniziare. Un processo che porta però con sé rischi sostanziali sia a livello regionale che nazionale
Città dai mille volti, dalla storia millenaria e ricchissima: Antiochia, Hatay in turco, è stata rasa al suolo dal terremoto del febbraio 2023. Oggi la città vive in un clima sospeso, tra rassegnazione e speranze. Nostro reportage
Con una mossa piuttosto insolita, il presidente romeno Klaus Iohannis si è candidato a divenire il prossimo segretario generale della NATO. Una decisione che, con la guerra in Ucraina, segnala l'importanza crescente dei paesi nell'area del Mar Nero negli equilibri dell'Alleanza atlantica
Durante una conferenza stampa del Partito socialdemocratico, il presidente della Croazia Zoran Milanović ha annunciato a sorpresa che sarà lui a guidare l’opposizione alle legislative del 17 aprile, e che si dimetterà dalla carica solo dopo averle vinte
Fondi europei post-terremoto assegnati senza appalto: secondo un'indagine giornalistica, si tratta di appropriazione indebita. È da qui che nasce uno scontro aperto tra la Procura europea e il premier croato Plenković, che rischia di avere ricadute anche sulle imminenti elezioni legislative
Domenica 3 marzo, durante la cerimonia conclusiva del carnevale di Herceg Novi, è stato bruciato un pupazzo raffigurante lo scrittore Andrej Nikolaidis. La vicenda ha suscitato forti polemiche, riattualizzando la questione del confine tra carnevale e realtà, politica e arte, satira e linguaggio d'odio