Il boom del costo dell'energia e la guerra in Ucraina hanno modificato i termini del dibattito sulla transizione energetica in Europa: è fattibile e opportuno rinunciare alle forniture russe di gas? Possiamo considerare gas e nucleare delle fonti sostenibili, almeno nel breve termine? Cosa occorre fare e chi si sta impegnando per accelerare la transizione verso fonti di energia rinnovabili? Ne parliamo con Ornaldo Gjergji, analista di OBC Transeuropa appassionato di ambiente e sicurezza.
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Escluso il rischio di rilasci radioattivi da Chernobyl, quello che preoccupa è l’aumento di radioattività dovuto ai continui movimenti delle truppe russe all’interno della Zona di esclusione e le condizioni dei lavoratori nella centrale. Un quadro sulla situazione anche nelle centrali di Zaporizhzhie e Yuzhnoukrainsk
Tutela dell’avifauna, corridoi ecologici che colleghino l’area dinarica alle Alpi, condivisione di buone pratiche: l'associazione ecologista BIOM racconta della sua esperienza pluriennale e della creazioni di reti verdi nella regione
Černobyl, pur con il trauma politico e sociale che ha comportato e che si trascina ancora oggi a distanza di 36 anni, continua ad essere un grande campo di ricerche e di intuizioni per la comunità scientifica mondiale. Dall'Ucraina, la riflessione del ricercatore scientifico Piergiorgio Pescali
Il 2022 è stato proclamato dalle Nazioni Unite “Anno internazionale dello sviluppo sostenibile delle montagne”. Per l’occasione l’associazione Euromontana ha promosso un’interessante indagine tra i giovani europei di montagna
“L’Adriatico è la destinazione finale comune delle acque di tutta la regione, e perciò deve essere salvaguardato con un metodo comune e come bene comune”. Il progetto CrossWater guarda alle due sponde adriatiche e alla gestione sostenibile dei servizi idrici
A cavallo tra Italia e Slovenia vi sono due parchi naturali che dialogano da anni. Abbiamo intervistato Antonio Andrich, direttore del Parco Naturale delle Prealpi Giulie
Qualche anno fa una malattia infestante degli alberi di castagno ha iniziato a propagarsi lungo la regione di confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia. La risposta data tramite il progetto "Chestnut" ha dato prova di quanto sia necessario un approccio transfrontaliero alla risoluzione di problemi comuni
Perché molti cittadini serbi non sanno cosa ci sia nell’aria che respirano? Perché in Serbia i dati sull’inquinamento dell’aria non vengono pubblicati tempestivamente? Quali sono le conseguenza di un monitoraggio inadeguato della qualità dell’aria? Lo spiega in questa intervista Dejan Lekić, uno dei fondatori dell’Associazione ecologista nazionale
I risultati degli ultimi rilevamenti sulla lince dei Balcani, presente solo nelle montagne di Macedonia del Nord, Albania e Kosovo, non lasciano presagire nulla di buono sul futuro di uno dei mammiferi più a rischio d’Europa
Infrastrutture verdi, corridoi ecologici. Cosa sono e come potrebbero contribuire a migliorare l’ambiente nella regione Adriatico-Ionica? Ne abbiamo parlato con Senad Oprašić, responsabile del dipartimento sulla tutela ambientale del ministero del commercio estero e relazioni economiche della Bosnia Erzegovina e coordinatore di una delle aree tematiche di EUSAIR
Il cibo è cultura, memoria ma anche chimica, antropologia, matematica. E le cucine possono - e dovrebbero - essere fulcro del progetto educativo delle scuole per l'infanzia. Abbiamo intervistato Paola Cavazzoni, amministratrice delegata di Pause Atelier dei Sapori, dopo una sua esperienza in Kosovo
La Serbia ha aperto questa settimana quattro nuovi capitoli negoziali con Bruxelles, relativi all'agenda ecologica, proprio mentre viene annunciato il congelamento dei piani di apertura di una contestata miniera di litio da parte della multinazionale Rio Tinto. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [18 dicembre 2021]
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Nel bacino del Danubio si prevede che i cambiamenti climatici aumenteranno ulteriormente il rischio di alluvioni, specialmente nelle ex pianure alluvionali, drenate e tagliate fuori dal fiume per consentire l'insediamento umano e l'agricoltura. Un progetto Interreg ne propone il recupero di una parte
Continuano a Belgrado e in altre città serbe le proteste per la protezione dell'ambiente, nonostante alcune importanti concessioni del governo. L'obiettivo resta fermare la miniera di litio progettata dalla multinazionale Rio Tinto. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [12 dicembre 2021]
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“I paesi candidati all'adesione all'UE lavorano davvero sodo, sono competenti, ma l'esperienza delle istituzioni partner nei paesi membri UE è inestimabile”. Quando le reti transnazionali aiutano l’integrazione europea e l'ambiente. Un’intervista
In Serbia la questione ambientale sta diventando un tema sociale e politico sempre più rilevante. Manifestazioni e proteste contro alcune leggi controverse stanno portando nelle piazze di varie città numerosi cittadini e associazioni ambientaliste
Centinaia di chilometri di confine e per anni nessuna linea del trasporto pubblico che l'attraversava. A invertire la rotta alcuni progetti Interreg transfrontalieri dedicati alla mobilità sostenibile i cui risultati sono stati presentati in questi giorni
Una nuova ondata di proteste ambientaliste ha scosso la Serbia nel fine settimana, con migliaia di persone in piazza a Belgrado e in altre città contro inquinamento e sfruttamento selvaggio del territorio. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [29 novembre 2021]
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Un tribunale amministrativo della Slovenia ha fermato la costruzione della diga di Mokrice, sulla Sava: il danno ambientale supera di gran lunga i benefici energetici della nuova centrale, fortemente voluta dal governo. Ma nel tratto sloveno del grande fiume molte altre nuove centrali sono in progetto o già costruite
Nella recente "Settimana delle città e delle regioni" si è dibattuto di biodiversità e sostenibilità. Partendo dalle esperienze di due territori europei
Da anni i media denunciano che la Romania sta diventando la discarica d'Europa. Ma le istituzioni non intervengono e intanto l’Agenzia Europea dell’Ambiente riporta che il paese occupa il primo posto in Europa per i decessi causati dall’inquinamento
In uno spazio sospeso in epoca Covid-19 tra il mondo digitale e la vita reale, una giovane donna albanese rientra in patria per promuovere lo sviluppo agricolo, la valorizzazione delle tradizioni e le pari opportunità nel settore rurale
Un progetto europeo transfrontaliero, avviato nel 2016, monitora, grazie al coinvolgimento di gruppi di pescatori e subacquei volontari, l’impatto del cambiamento climatico sulle aree marine protette del Mediterraneo
Una recente inchiesta dell’emittente pubblica tedesca MDR mette in luce di nuovo i danni ambientali causati dalle mini idrocentrali in Montenegro e i connessi affari sporchi nel settore dell'energia prodotta da fonti rinnovabili. I cittadini si uniscono in movimenti di difesa dei fiumi
In Slovenia, come nel resto del mondo, il Covid-19 ha sconvolto le dinamiche dell’attivismo giovanile. Compreso quello ambientale, che alla vigilia della pandemia era in pieno fermento. Nonostante le piazze vietate, le facoltà chiuse e la crisi economica, gli ambientalisti hanno raggiunto una storica vittoria referendaria. Con un’altra conseguenza inattesa: mettere radici nel paese profondo, tradizionalmente estraneo alle mobilitazioni
Il lago Kerkini, in Grecia, al confine con la Macedonia del Nord, offre un habitat unico per più di 300 specie di uccelli. E’ uno dei posti migliori in Europa per il birdwatching. E’ possibile avvistare aquile reali, upupe, svassi, cicogne bianche e soprattutto il pellicano crespo. Le foto di Ondrej Prosicky
Già oggi i treni offrono un’alternativa ragionevole per circa metà delle rotte aeree a corto raggio più intensamente utilizzate in Europa. Ulteriori miglioramenti e incentivi potrebbero portare a ridurre le emissioni di CO2 legate ai trasporti. Uno studio firmato Greenpeace-OBC Transeuropa
“VivaBiH” è la prima organizzazione che si batte per i diritti degli animali registrata in Bosnia Erzegovina. Dal 2016, attraverso progetti e campagne mediatiche, persegue la completa abolizione dei sistemi che sfruttano tutti gli animali, promuovendo il veganismo. Un’intervista
Se l’Unione Europea vuole raggiungere gli obiettivi fissati dal Green Deal deve frenare anche le emissioni provenienti dal settore alimentare. L’introduzione di un’etichetta sostenibile “a semaforo” rappresenta una soluzione efficace per convincere gli europei a mangiare meno carne