20 giugno 2012

Tre giorni passati in Trentino per attivare relazioni nel mondo dell'arrampicata sportiva. I rappresentanti della società di sport outdoor Scorpio, provenienti dalla cittadina bosniaca di Zenica, sono stati ospiti del Comune di Arco

E' stato un fine settimana intenso quello di Edin Durmo, Massimo Moratti, Armin Gazić, Denis Serdarević, della società di sport outdoor Scorpio. Una tre giorni in Trentino, divisa tra arrampicate, incontri pubblici e lanci con il parapendio. Partiti venerdì scorso da Zenica, una cittadina della Bosnia Erzegovina centrale, sono stati ospiti del Comune di Arco.

Durante la loro permanenza hanno potuto incontrare le realtà trentine di arrampicata, trekking e altri sport nella natura, il tutto promosso dal Comune di Arco e il Centro di aggregazione giovanile Agio, in collaborazione con Osservatorio Balcani e Caucaso.

Nella giornata di sabato sono stati accompagnati a scoprire le falesie della Vallagarina dall'associazione Plastic Rock di Rovereto, la sera poi a Mantova, per una competizione di Street Boulder. Domenica invece trascorsa sul Garda, incluso un test di parapendio da parte di un membro di Scorpio arrivato da Ginevra per l'occasione e autore del libro 'Bellezza dimenticata' (Forgotten Beauty), la guida per alpinisti sulle cime sopra i 2000 metri della Bosnia Erzegovina.

In serata poi incontro pubblico ad Arco dedicato all'outdoor e al turismo responsabile in Bosnia Erzegovina, all'interno della rassegna “Il mondo è la mia casa”. Scorpio ha presentato in quest'occasione - utilizzando vari filmati - le sue attività: dallo sci alpinismo, al parapendio, alla mountain bike, all'arrampicata, al trekking, al canyoning sul fiume Rakitnica.

“L'attività di cui siamo più orgogliosi è il Centro di educazione allo sport nella natura di Smetovi, sulle colline dietro a Zenica”, racconta Edin Durmo “è infatti fondamentale che si parta dalle giovani generazioni, per spingerle a vivere la natura e a rispettarla. Solo in questo modo potremo salvare l'immenso patrimonio naturale bosniaco, ancora per molti versi incontaminato”.

Edin Durmo, fondatore di Scorpio, è arrampicatore e istruttore d’alpinismo dai tempi della Jugoslavia, con alle spalle spedizioni dalle Alpi europee al Tibet, all'Himalaya alle Rocky Mountains. E' rimasto molto colpito dalle strutture sportive e ricettive dell'area di Arco, Rovereto e dell'alto Garda. Il viaggio per lui si è subito trasformato in una prima tappa nella raccolta di spunti dalla realtà trentina.

“Eppure, seppur lentamente, le strutture ricettive e le competenze stanno crescendo anche in Bosnia Erzegovina, e pian piano ci si sta preparando a sfruttare il potenziale turistico rilevante di cui questo paese è dotato”, spiega durante la serata dedicata all'outdoor Michele Manzana, di Viaggiare i Balcani. Quest'ultima è un'associazione trentina che ormai da anni promuove iniziative di turismo responsabile in tutto il sud est Europa, dalla Romania all'Albania, passando naturalmente anche per la Bosnia Erzegovina.

Di possibilità di scambi e arricchimento reciproco si è poi parlato nell'incontro tra i rappresentanti di Scorpio e Massimiliano Floriani, assessore alla Cultura, alle politiche giovanili e sociali e all'ambiente del Comune di Arco. Nel futuro ipotesi di scambi di esperienze con arrampicatori dei due territori; formazione dei quadri in Bosnia; fornitura di attrezzature e materiali vari per allestire falesie. I climber trentini e bosniaci non sono mai stati così vicini.