Dopo l'appello del presidente turco a boicottare i principali partiti in corsa per il Bundestag tedesco, come si orienterà l'elettorato di origine turca che vive in Germania?

22/09/2017 -  Marzia Bona

Oltre 61 milioni di persone al voto in Germania domenica 24 settembre per eleggere il prossimo Bundestag tedesco. Fra questi vi saranno anche 1,2 milioni di cittadini di origine turca: una percentuale esigua (circa il 2% dell’elettorato) che non dovrebbe essere determinante sull’esito di una consultazione che i più danno per vinta dalla cancelliera uscente Angela Merkel. Il comportamento elettorale della principale minoranza etnica del paese potrebbe però avere ripercussioni sui rapporti tra Ankara e Berlino e sulla discussa questione della doppia cittadinanza.

Le scelte dell'elettorato turco 

L’elettorato di origine turca ha tradizionalmente preferito l’SPD. Secondo uno studio pubblicato da SVR nel 2016, nella scorsa tornata elettorale (2013) il 69,8% dei turchi ha votato per il partito di Martin Schulz, il 13% per i verdi e solo il 6% per la CDU.

Le preferenze per la SPD, tuttavia, hanno avuto un andamento altalenante negli ultimi anni, con un travaso di voti verso la CDU in seguito all’apertura della cancelliera sulla questione della doppia cittadinanza: nel 2014 fu infatti proprio il governo Merkel ad abolire l’obbligo per i maggiori di 21 anni di scegliere tra la cittadinanza tedesca e quella turca. Un’apertura rimessa in discussione di recente proprio dalla componente più conservatrice della CDU che chiede misure più restrittive sulla doppia cittadinanza, e potrebbe causare un nuovo scollamento dell’elettorato turco dal partito della Kanzlerin. 

Il voto per il referendum costituzionale turco

La richiesta di inasprire le regole sulla concessione della doppia cittadinanza ha guadagnato peso soprattutto dopo che, nella consultazione costituzionale turca dello scorso aprile, il 63% dell’elettorato turco in Germania ha espresso il proprio supporto per la riforma voluta da Erdoğan. Si tratta in realtà di una maggioranza relativa (hanno votato  circa 1,5 milioni di residenti in Germania, poco meno della metà (49%) degli aventi diritto), la cui posizione però è servita da argomento alla vecchia guardia della CDU per dare adito a polemiche sull’appoggio della comunità turca di Germania nei confronti di Erdoğan.

Come si orienterà il voto? 

Sull’orientamento elettorale dei turchi di Germania peserà l’appello lanciato a fine di agosto dal presidente Erdoğan, che ha invitato i cittadini e le cittadine turche a boicottare “in quanto nemici della Turchia” i principali partiti tedeschi: la CDU di Angela Merkel, l’SPD di Schulz e i Verdi di Cem Özdemir (quest’ultimo da tempo in forte opposizione a Erdoğan).

La domanda è se e quanto questo appello troverà seguito fra l’elettorato turco in Germania. Erdoğan ha invitato i turchi a "sostenere quei partiti politici  che non hanno posizioni ostili verso la Turchia”. L’appello potrebbe risultare nell’aumento dell’astensione da parte degli elettori di origine turca, che penalizzerebbe soprattutto l’SPD, oppure nella dispersione del voto verso altri partiti.

Non va dimenticato poi che a pesare sull’orientamento della componente turca c’è anche la questione della risoluzione sul genocidio armeno, approvata nel giugno 2016 dal parlamento tedesco.

Al di là delle elezioni di domenica, ci si chiede poi se anche in Germania non possa verificarsi nel medio termine quanto già accaduto in Olanda, dove alle ultime elezioni molti voti turchi sono andati al neonato partito Denk. Una formazione politica, questa, nata in risposta al crescente sentimento anti-islamico e anti-immigrati. Fondato da due cittadini turco-olandesi, Denk è stato additato da più parti come la longa manus di Erdoğan nel sistema politico olandese.

Nel quadro del deterioramento delle relazioni tra Ankara e Berlino in seguito al tentato colpo di stato di luglio 2016, non si possono ignorare le crescenti pressioni cui è sottoposto l’elettorato di origine turca, né le inquietudini ventilate da alcuni partiti politici rispetto alle inclinazioni dei cittadini turchi residenti in Germania. Sulla scia di queste polemiche, l’esito delle consultazioni di domenica potrebbe avere un impatto significativo sull’immagine della minoranza turca in Germania.

 


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