Per i simpatizzanti di sinistra difficile accettare la definitiva frantumazione del sogno jugoslavo mentre il bulgaro medio professa indifferenza. Le reazioni a Sofia al referendum in Montenegro
E' un'ulteriore frammentazione, stanco epilogo di un processo iniziato negli anni '90. E nel quale si è confuso drammaticamente il diritto all'autogoverno con il diritto all'autodeterminazione. Un commento
Il presidente della Commissione referendaria annuncia i risultati ufficiali del voto in Montenegro. 55,50% voti per il Sì, 44,50% No. Contestazioni da parte del blocco unionista per il voto a Podgorica. Sabato la decisione definitiva
Il giorno del referendum vissuto da Belgrado. Tra SMS che anticipavano il risultato, funzionari internazionali e ragazzi locali. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Pollice e indice alzati in segno di vittoria, macchine riempite all'inverosimile, a Podgorica esplode la festa del si'. Altissima l'affluenza, oggi i risultati ufficiali
Dal Kosovo si guarda con interesse al risultato del referendum in Montenegro. Ma i politici commentano in sordina: meglio vincano i ''sì'' all'indipendenza, ma il nostro destino non dipende da quello dei nostri vicini
Quali le possibili conseguenze del referendum sul piano del diritto internazionale e interno e sulla questione della cittadinanza di serbi e montenegrini? Un editoriale del quotidiano belgradese Politika
Quanti sono gli elettori? In che percentuale voteranno a favore o contro l'indipendenza del Montenegro? Come voteranno le minoranze? Il referendum s'avvicina e la stampa locale ''dà i numeri''
Il 21 maggio prossimo in un referendum si deciderà il futuro status della Repubblica montenegrina. Indipendente o federata alla Serbia? La campagna referendaria si fa sempre più accesa. Non mancano colpi bassi e scandali
La Camera dei Rappresentanti bosniaca non trova l'accordo sulle riforme costituzionali. La strana alleanza di chi ha votato contro. I partiti sono rimandati alle elezioni di ottobre. Sconcerto nella comunità internazionale. Per l'Unione Europea serve uno stato che funzioni
Anche in Croazia, tra l'elettorato della diaspora emerge la stessa spaccatura che c'è stata in Italia, con la vittoria di misura del centro sinistra. Tenendo conto della votazione di entrambe le camere, la sinistra ottiene complessivamente il 50,35% e la destra il 49,6%
Reagisce cauto il governo di centrodestra che in campagna elettorale aveva apertamente appoggiato Silvio Berlusconi. Gli italiani in Slovenia? Diversamente da quelli in Croazia si sono schierati in modo convinto con Prodi
Un filmato registrato all'inizio di marzo mostra una scena in cui presunti sostenitori del partito di governo persuadono un uomo a votare a favore dell'indipendenza all'imminente referendum. Divampano le polemiche tra governo e opposizione sull'autenticità del filmato
Recenti sondaggi sull'opinione pubblica mostrano che il partito attualmente più forte è il Partito radicale serbo, formazione di ultradestra che gioca la carta del populismo. Segue di diverse lunghezze il Partito democratico del presidente Tadic. Quest'ulimo però continua ad essere il politico che riscuote la maggior fiducia dei cittadini
Dopo mesi di battaglie e consultazioni, e dopo aver accolto le proposte dell'UE, finalmente il parlamento ha approvato la data in cui si terrà il referendum sull'indipendenza
Nessuno conosce il numero esatto delle persone con handicap che in Serbia vivono in istituti. Queste strutture sono sovrappopolate, con scarso personale, a volte senza medici né medicine. I bambini che vi entrano spesso ci restano per tutta la vita. Viaggio nel mondo del grande oblio
In Romania la divisione di una diocesi ha causato polemiche, manifestazioni ed accesi dibattiti. Con il coinvolgimento anche dei servizi segreti. Alla ribalta il tema del rapporto tra Stato e Chiesa
Dopo le indicazioni fornite dalla Commissione di Venezia per lo svolgimento del referendum sull'indipendenza del Montenegro, la palla passa ai politici locali, i quali dovranno trovare un ampio consenso sulle modalità referendarie
Il generale Bojko Borisov, segretario generale del Ministero degli Interni dal 2001 al 2005, e già guardia del corpo del leader comunista Todor Zhivkov prima e dell'ex-monarca e primo ministro Simeon Sakskoburgotski poi, è il nuovo sindaco di Sofia. Candidato indipendente, ha sbaragliato gli avversari
Domenica scorsa in Slovenia, si è tenuto il referendum sulla nuova legge della radiotelevisione. Lo schieramento a favore della legge ha vinto con uno scarto minimo: 50,2% contro il 49%. Ma il 70% degli aventi diritto ha preferito rimanere a casa o - visto il bel tempo - andare a vendemmiare
Conclusosi anche il secondo turno elettorale del 21 agosto, dopo otto anni di governo a guida socialista, Sali Berisha torna al potere. Fatos Nano, premier uscente, lascia la presidenza del partito
Socialisti, 'zaristi' e rappresentanti della comunità turca. Sembra esserci gran parte della storia dei Balcani nel nuovo governo bulgaro approvato il 16 agosto scorso dal parlamento. Le nomine governative degli amministratori regionali scatenano però forti tensioni
Il prolungamento della proclamazione ufficiale dei risultati del voto del 3 luglio per le politiche ha ritardato la formazione del nuovo governo, causando un vuoto di potere che sembra aver favorito un risveglio del crimine in tutto il Paese
Da una parte il Presidente Basescu, che vorrebbe andare alle elezioni anticipate, dall'altra il Premier Tariceanu, liberale, che dopo aver dato le proprie dimissioni le ha ritirate. Estate difficile per la politica romena
Ancora ufficiosi i risultati delle elezioni politiche in Albania. La situazione dei ricorsi a tre settimane dal voto e una ricognizione delle cause della sconfitta di Fatos Nano nell'analisi del nostro corrispondente
I militanti del Partito Democratico hanno festeggiato per tutta la notte di lunedì una vittoria che sembra certa. L'ex presidente Sali Berisha, cacciato dopo le sollevazioni del 1997, torna dunque al centro della scena politica. L'intervista, nella serata di lunedì, di Le Courrier des Balkans
Vincitori e vinti nelle recenti elezioni albanesi. Le conseguenze in campo internazionale, e per l'Italia, del ritorno di Berisha. Le elezioni sono trascorse senza incidenti, ma secondo l'intellettuale Lubonja l'Albania resta un Paese non democratico. In Parlamento la più bassa percentuale di donne d'Europa