Omarska, Bosnia settentrionale. Durante la guerra un campo di concentramento dove sono state uccise 900 persone. La popolazione serba locale ha raramente ammesso le atrocità che vi erano avvenute. Ora il faticoso tentativo di dedicare alle vittime un memoriale
Le recenti discussioni in Bosnia Erzegovina sulla necessità di fondare una commissione per la verità e la riconciliazione hanno riattualizzato la questione anche nella vicina Croazia. Una rassegna di posizioni pro e contro raccolte dal nostro corrispondente Drago Hedl
Nella seconda parte dell'inchiesta, le critiche delle vittime al metodo di elaborazione della bozza di legge sulla Commissione e i dubbi sul livello di adesione della società al progetto. Meglio i Tribunali tradizionali, secondo molti. Ma il dibattito è ancora aperto
I rappresentanti degli otto principali partiti politici bosniaci elaborano una nuova proposta di Commissione per la verità, diretta ad affrontare la questione dei crimini degli anni '90. Le opinioni di esperti, rappresentanti delle vittime e della società civile nell'inchiesta di BIRN
Quello della stampa belgradese sembra essere un tentativo di fare di un film onesto e commovente, "Grbavica" di Jasmila Zbanic, premiato con l'Orso d'oro a Berlino, oggetto per lo scontro politico. Ma l'opera di Jasmila Zbanic è innanzi tutto un piccolo film intimista
Si sono incontrati per la terza volta. Senza risultati concreti. Ai negoziati di Vienna sullo status del Kosovo la delegazione serba e quella albanese non trovano l'accordo sul tema del decentramento. Se ne riparla agli inizi di maggio
Un documentario sonoro di Andrea Giuseppini prodotto da Radioparole e Amis con il patrocinio dell'assessorato alla cultura del Friuli Venezia Giulia. La storia dei friulani e monfalconesi emigrati in Jugoslavia dopo la seconda guerra mondiale, attraverso le voci di Nidia, Noemi, Renata, Ermanno, Gigi, Mario e Spartaco
L'ultimo saluto a Milosevic dal carcere dell'Aja, con le condoglianze alla famiglia, è stato firmato da oltre trenta detenuti, tra i quali anche il generale croato Ante Gotovina, detenuto nel carcere del Tribunale dell'Aja per crimini di guerra. Un gesto che ha sollevato grandi polemiche sulla stampa croata
Sono venuti dall'intero paese ma anche da Bosnia, Croazia e Macedonia. Per rendere omaggio a colui che considerano ancora la loro guida. Sono convinti che sia stato ucciso e che sia morto innocente. Un reportage da Belgrado
Gli elogi dei suoi accoliti, le tiepide reazioni del governo timoroso di perdere il supporto del partito di Milosevic, il senso di frustrazione e le proteste dei cittadini che si sono opposti con forza al governo dell'ex presidente. Una cronaca della nostra corrispondente alla vigilia dei funerali
Il premier ed il presidente non commentano, forse per distinguere il destino ''europeo'' della Slovenia dal resto dei Balcani. Ma con Milosevic è stato un rapporto di odio-amore. Il centralismo grandeserbo, enfatizzato con violenza da Slobo, alimentò e legittimò le ansie indipendentiste di Lubiana
''Con Balkan Express'' ha raccontato all'Europa quanto stava accadendo nei Balcani, poi il suo "Non farebbero male ad una mosca'' ha descritto i profili dei carnefici. Slavenka Drakulic è tra le scrittrici del sud est Europa più conosciute e stimate all'estero. Un'intervista sulla morte di Milosevic
In Kosovo non è salutata con gioia la morte all'Aja di Slobodan Milosevic, ritenuto il principale responsabile della politica di repressione nei confronti della comunità albanese. C'è piuttosto insoddisfazione, si voleva infatti arrivare alla fine del processo. Nelle enclave serbe invece lo si considera ancora un eroe
Le reazioni in Bosnia Erzgovina alla morte di Milosevic. Candele e corone di fiori a Banja Luka, Doboj e Prijedor, delusione da parte delle vittime per la brusca interruzione del processo e della ricerca di verità su quanto avvenuto negli anni '90. Dal nostro corrispondente
Le possibili conseguenze della scomparsa di Milosevic sull'azione del Tribunale Penale Internazionale dell'Aja e sull'arresto dei criminali ancora latitanti. In Serbia, il blocco di potere su cui si fondava la dittatura scompare con la fine del dittatore?
I possibili effetti dell'uscita di scena di Milosevic sull'azione del Tribunale Penale Internazionale dell'Aja. La beffa per le vittime della guerra dei dieci anni. La morte di Milosevic lascia molti fantasmi sul presente e il futuro dei Balcani, mentre l'Europa cammina a ritroso. Nostro commento
Dopo anni di attesa hanno finalmente ritrovato i resti dei propri cari. Però incompleti. Alcune ossa sarebbero state inviate dal dipartimento ONU che is occupa di persone scomparse in università europee per ricerche scientifiche. Senza che nessuno ne sapesse niente
Breve cronaca di Drago Hedl, per il settimanale Feral Tribune, delle reazioni alle anteprime del documentario "Vukovar -Atto finale", proiettato nelle sale di Zagabria, Belgrado e Sarajevo. Nostra traduzione
Due squadre in campo. Non si tratta però di una festa sportiva, ma dell'accusa rivolta dalla Bosnia Erzegovina alla Serbia Montenegro per aggressione e genocidio. Dopo 13 anni, sono iniziate le udienze di fronte alla Corte di Giustizia Internazionale. Il pubblico assiste nervosamente. Nostro servizio da Sarajevo
Insegnanti albanesi e macedoni riscrivono insieme la storia del conflitto del 2001. Al termine del progetto un singolare manuale, con due versioni contrapposte e una congiunta, viene distribuito nelle scuole. Ma nel paese si scatena la polemica. E' troppo presto?
Iniziato il 27 febbraio scorso il processo presso la Corte internazionale di giustizia dell'Aja che vede la Bosnia Erzegovina accusare la Serbia e Montenegro di genocidio. Intervista del quotidiano belgradese Politika con uno dei rappresentanti legali della Serbia e Montenegro. Nostra traduzione
Centinaia di persone hanno assistito venerdì sera a Zagabria all'anteprima mondiale del film documentario "Vukovar - Atto finale". La prima produzione serbo-croata racconta dopo 15 anni la storia dell'assedio e caduta della cittadina danubiana, preludio del decennio di guerre in Europa. Nostro servizio
E' il primo documentario, a distanza di oltre un decennio dalla guerra, firmato da una co-produzione serbo-croata. Il settimanale Feral Tribune intervista Janko Baljak, regista di "Vukovar - atto finale", realizzato insieme a Drago Hedl, nostro corrispondente dalla Croazia
Gorizia e Nova Gorica rimangono città divise nonostante oramai entrambe facciano parte dell'UE. Il presidente sloveno Drnovsek lancia un invito ad un momento di riconciliazione con il collega italiano e croato. Ma la sua iniziativa rischia di rimanere incompiuta
Dopo anni di silenzi ora le autorità rumene hanno creato un Istituto che avrà il compito di fare luce sui crimini commessi nel periodo comunista. Il Paese in bilico tra voglia e paura di verità
Finalmente la delegazione kosovara e quella di Belgrado si ritrovano faccia a faccia attorno ad un tavolo. Si sono avviati oggi a Vienna i negoziati sullo status futuro del Kosovo. La prima questione che verrà affrontata riguarda il decentramento amministrativo
Al Festival del cinema di Berlino vittoria a sorpresa di un film di una regista bosniaca, Jasmila Zbanic. La storia di una famiglia tutta al femminile durante la guerra
In Kosovo, prima della guerra, gli albanesi avevano proprie scuole, nel quadro di un sistema educativo parallelo. Oggi la situazione è rovesciata. L'istruzione della minoranza serba in Kosovo è affidata alle strutture parallele serbe, create dopo l'arrivo delle forze internazionali. Lo stato della situazione
All'origine delle foibe e dell'esodo ci sono il fascismo e colonialismo italiani, ma la cultura concentrazionaria albergava da entrambe le parti. Le manipolazioni della storia non aiutano l'elaborazione del conflitto, che può essere sostenuta solo dal confronto e dalla ricerca di parole comuni. Nostro editoriale
"Tera de confin" è la mailing list creata da un gruppo di istriani e dalmati nel mondo. 60 anni dopo la tragedia dell'esodo, il loro ricordo evidenzia un destino singolare: "Ciò che rimane della vittima viene utilizzato come arma contundente negli scontri politici". Riceviamo e volentieri pubblichiamo