La magistratura serba ha reso noti i nomi degli esecutori dell'omicidio del giornalista Slavko Ćuruvija. Dopo 15 anni emerge ufficialmente la verità che già tutti conoscevano: il crimine fu organizzato e portato a termine dallo stato
Per le autorità in Azerbaijan Internet è libero e di piena libertà godono anche la stampa e gli altri media. E' questo il mantra continuamente ripetuto in patria e nei consessi internazionali. Ma cosa vi è oltre questa scintillante facciata?
Presentato al festival internazionale del documentario di Amsterdam “The Sochi project”, inchiesta sulle prossime Olimpiadi invernali e sulle violazioni dei diritti umani che ne hanno accompagnato la preparazione
Si festeggiano a Parigi i 15 anni di Courrier des Balkans, il principale portale francofono sull'Europa del sud-est. Quindici anni per capire e raccontare territori a noi vicini, 15 anni per sostenere la libera informazione
Il caso del giornalista Kežarovski, incarcerato dopo aver scritto di un intreccio di abusi e corruzione, mette a dura prova le libertà di stampa e d'espressione in Macedonia. Mentre la comunità internazionale e l'UE manifestano la propria preoccupazione, Kežarovski resta in carcere in attesa della sentenza definitiva
Una guerra a colpi di fotografie sui social network e la stampa. Negli ultimi mesi sembra questa la novità della comunicazione politica in Albania. Un commento del sociologo Rando Devole
Il Consiglio d'Europa contro la Republika Srpska. Secondo Strasburgo, le forze dell'ordine dell'entità serba di Bosnia Erzegovina si sono macchiate di reati qualificabili come tortura e godono della protezione dell'apparato
Nei giorni scorsi è intercorso un carteggio tra il direttore di testata di OBC e l'Ambasciatore azero in Italia Vaqif Sadiqov. L'oggetto sono stati gli attacchi informatici a cui è sottoposto ormai da agosto il nostro portale. Sia OBC che l'Ambasciata ritengono utile e interessante renderlo pubblico ai lettori
La stampa nel XIX secolo ha preparato la società ottomana al passaggio dall'Impero alla Repubblica. Saranno in grado ora, i social network, di produrre un mutamento altrettanto significativo? Un'analisi sul ruolo delle nuove tecnologie nel movimento di Gezi Parkı
Lo scorso 9 luglio è stato ucciso in Daghestan il giornalista Akhmednabi Akhmednabiev. Condanna e impegno ad occuparsi delle indagini nelle dichiarazioni delle autorità, cordoglio unanime da parte delle organizzazioni di giornalisti e associazioni della società civile locale
Lunedì sera dagli studi di ERT, l'emittente radiotelevisiva greca chiusa improvvisamente per decreto del premier conservatore Antonis Samaras lo scorso 11 giugno, sì è alzato un urlo di gioia.
Si incontrano stasera alle 19.30 ora locale il premier greco Antonis Samaras (Nuova democrazia) e i leader dei due junior partner di governo, il leader del PASOK Evangelos Venizelos e quello della Sinistra democratica Fotis Kouvelis. Una riunione da cui dipende il futuro dell'emittente pubblica ERT, ma probabilmente anche dello stesso governo ellenico.
Per gli attivisti che stanno scendendo in piazza in questi giorni in Turchia i social media sono uno strumento indispensabile per organizzarsi e tenere informata l’opinione pubblica sulle proprie iniziative ma per il primo ministro Erdoğan rappresentano una minaccia
A 14 anni dall’assassinio del noto giornalista serbo Slavko Ćuruvija non vi sono ancora i nomi di mandanti e assassini. E ci si divide sul concedere o meno ad alcuni testimoni la "protezione" ed un conseguente sconto di pena
Tra pressioni politiche e capitalismo selvaggio, fare il giornalista in Albania è un mestiere difficile. Lo racconta Axel Kronholm, giornalista finlandese che ha dedicato la sua tesi di laurea alla libertà di stampa nel paese
Il conflitto tra Armenia e Azerbaijan è aspro, il dialogo difficile, ma c'è ancora chi oltrepassa il confine. La storia di un giornalista azero in Armenia
Trieste, un ragazzino non vedente e le guerre nei Balcani. Sono i protagonisti di Voci nel buio , film italo sloveno diretto da Rodolfo Bisatti e prodotto da Gianluca Arcopinto, Kineofilm e Studio Arkadena. Il film è stato presentato in anteprima nazionale venerdì scorso alla Casa del Cinema di Venezia.
Il mese scorso si è tenuto a Baku l'Internet Governance Forum (IGF). A conferma dei dubbi sollevati dalla scelta del paese ospitante, il blocco della distribuzione dei report sulla libertà di espressione e l'attacco hacker ai computer degli assistenti della vice-presidente della Commissione europea Neelie Kroes
Una nuova legge trasforma la diffamazione da reato penale a sanzione amministrativa. Obiettivo: mettere fine alle azioni penali avviate da politici "offesi" nei confronti dei giornalisti. La normativa sembra un passo in avanti, anche se in molti restano scettici
“Cento parlamentari indagati devono votare la legge anti-corruzione? Sarebbe come chiedere a Giovanna d'Arco di andare a far legna per il falò”. Una battuta pronunciata in Italia, dal noto comico Maurizio Crozza, è probabilmente il miglior commento alla vicenda che, in Grecia, ha portato ieri all'arresto del giornalista investigativo Kostas Vaxevanis.
“Quando non eravamo ancora liberi, eravamo nelle condizioni di produrre un’informazione più indipendente di quanto non si faccia ora”. In quest'intervista l'amara analisi di Agron Bajrami, caporedattore del quotidiano kosovaro "Koha Ditore", sullo stato della libertà di stampa nel paese
La guerra in Bosnia Erzegovina è iniziata per un "piano di destabilizzazione" ordito dall'Arabia Saudita e da Al Qaeda, in combutta con la Nato, gli Stati Uniti e l'Unione Europea. Durante la guerra i cittadini di Sarajevo non sono stati bombardati dall'esercito di Mladić, ma si sono bombardati da soli. Srebrenica, infine, non è mai esistita (gli omicidi di massa perpetrati nel luglio del '95 dall'esercito e dalla polizia serbo-bosniaca sono un'invenzione).
La lunga storia del cinema azero, dal documentario del 1898 sui pozzi di petrolio alla desolazione attuale, passando per il musical sovietico. Il governo cerca di aiutare l'industria locale vietando le serie straniere, ma è meglio sperare nei giovani registi
Nell'intero spazio post-jugoslavo tutti si ricordano di Top Lista Nadrealista: creata da un gruppo di ragazzi di Sarajevo, questa trasmissione dall'humor corrosivo ha fatto ridere l'intera federazione socialista dal 1984 al 1991, prendendo in giro le contraddizioni di una società in piena crisi. Un'intervista ad uno dei suoi indiscutibili protagonisti, Zenit Đozić