24 aprile 2013
Sulle punte, foto di miNimiNumpa - Flickr.com

Si è conclusa con grande successo la tournée in Serbia di MaggioDanza, la Compagnia di Ballo del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, organizzata congiuntamente dal Festival internazionale della Danza di Belgrado, giunto alla decima edizione, e dall’Istituto Italiano di Cultura

Fonte: Istituto di Cultura Italiana a Belgrado

Si è conclusa con grande successo la tournée in Serbia di MaggioDanza, la Compagnia di Ballo del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, organizzata congiuntamente dal Festival internazionale della Danza di Belgrado, giunto alla decima edizione, e dall’Istituto Italiano di Cultura.

Il primo spettacolo è avvenuto mercoledì 17 aprile nella capitale serba, ed è stato ospitato dal nuovo teatro Opera Madlenianum. E’ stato interamente registrato e trasmesso in diretta, su iniziativa dell’Istituto Italiano di Cultura a Belgrado, dal programma culturale della Radio Televisione serba/ RTS DIGITAL, con una notevole azione di promozione di MaggioDanza nella regione geografica dei Balcani occidentali.

Iniziata con l’arrivo il 16 aprile scorso nella capitale serba, ha proseguito con due rappresentazioni - una a Belgrado e una a Novi Sad - nell’ambito del prestigioso Festival internazionale della Danza, diretto da Aja Jung, il più importante della regione dei Balcani e danubiana.

Il programma presentato da MaggioDanza in Serbia è stato espressamente definito e collocato in un contesto culturale italiano ed europeo, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale comune e il dialogo tra le culture. Alla sua realizzazione hanno infatti collaborato tre coreografi molto legati a questa grande regione europea: l’italiano Francesco Ventriglia, direttore di MaggioDanza, il francese di origine albanese Angelin Preljocaj e il greco Andonis Foniadakis.

La seconda rappresentazione è avvenuta nel Teatro Nazionale Serbo di Novi Sad, il capoluogo della Vojvodina,  gremito in ogni ordine di posti, grazie alla stretta collaborazione del Festival e dell’Istituto Italiano di Cultura, con la Regione autonoma della Vojvodina e il moderno Teatro Nazionale Serbo, che ha accolto lo spettacolo. Dopo il successo di Belgrado, un folto pubblico - di giovani soprattutto - ha applaudito, a Novi Sad, lo spettacolo di MaggioDanza, che ha concluso, ieri, la sua tournée in Serbia. Erano presenti, oltre a Sira Miori, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Belgrado e coordinatore d’area, le autorità politiche, culturali e accademiche della Vojvodina, la regione autonoma della Serbia, confinante con l’Ungheria, storico crocevia di popoli, di lingue e di culture d’Europa.

“E’ stato uno spettacolo bellissimo e giovane”, ha commentato Slaviša Grujić, vicepresidente della Regione autonoma della Vojvodina e assessore alla Cultura e all’Informazione, che ha voluto incontrare personalmente, con Sira Miori, il direttore di MaggioDanza Francesco Ventriglia e tutti i membri della Compagnia di ballo, dai danzatori ai tecnici delle luci. “Ho apprezzato soprattutto la giovane età e la bravura dei danzatori”, ha detto il vicepresidente, con un “arrivederci” (in lingua italiana) ad un futuro appuntamento culturale in Vojvodina, forse già in occasione del prossimo semestre di presidenza italiana dell’Unione europea, nel luglio 2014. Particolarmente apprezzato e applaudito è stato il primo ballerino Alessandro Riga, definito dai media serbi “un Gesù con le sembianze del David di Michelangelo”, nella sua interpretazione del Cristo dello Stabat Mater di Pergolesi.

Gli spettacoli proposti, riuniti in un Trittico, prendevano spunto, per le loro tematiche, da grandi opere di compositori italiani o strettamente legati all’Italia, sviluppandosi sulle note della grande musica europea. Si è iniziato dal Barocco, con lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi, compositore di origine marchigiana, ma esponente della grande scuola musicale barocca napoletana, proseguendo con il Magnificat di Antonio Vivaldi, gradualmente fuso con la “Crystal Music” contemporanea del compositore di musica elettroacustica Stéphan Roy di origine franco-canadese. La conclusione è avvenuta con una delle creazioni musicali più espressive del Novecento: la cantata balletto “Les Noces”, composta da Igor Stravinskij, durante l’esilio sul lago Lemano, sublime e geniale espressione del grande musicista russo, vissuto lungamente a Venezia, dove ha voluto essere sepolto.

E’ da evidenziare un altro aspetto molto particolare di questa scelta di programma, che unisce la Serbia all’Italia. Il 2013 è l’anno che segna la ricorrenza dei millesettecento anni dall’emanazione dell’Editto di Costantino o Editto di Milano - l’atto politico che ha fermato le persecuzioni contro i cristiani, gettando le basi della tolleranza religiosa - le cui celebrazioni, in Serbia, sono iniziate il 17 gennaio scorso a Niš, la città natale di Costantino il Grande. La scelta del programma è stata anche sviluppata pensando a questa ricorrenza, inserendo due coreografie che si sviluppano sulle note dello Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi e del Magnificat di Antonio Vivaldi, collocandosi in un più ampio contesto di dialogo non solo interculturale, ma anche interreligioso. E lo spettacolo di MaggioDanza è stato l’unico del programma del Festival della Danza di Belgrado che è stato accolto a Novi Sad.

Il Corpo di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino nasce nel 1967 e fin dai primi anni si impone all’attenzione nazionale e internazionale con una serie di spettacoli in cui figurano grandi nomi della danza mondiale, come Margot Fonteyn, Maya Plisetskaja, Carla Fracci, Elisabetta Terabust e Rudolf Nureyev. Nel 1988 assume il nome di MaggioDanza. Il suo repertorio comprende opere dei più celebri coreografi del Novecento e del nostro tempo.

Nel giugno 2009, la Compagnia vince il premio “Danza&Danza 2008” per “La Bella Addormentata” di Goyo Montero, riconosciuta come miglior produzione italiana dell’anno. Dall’ottobre 2010 è Direttore di MaggioDanza il coreogarfo Francesco Ventriglia, che arricchisce il repertorio della compagnia con importanti autori del panorama internazionale della danza contemporanea, come Angelin Preljocaj e Andonis Foniadakis, oltre a proporre titoli di sua creazione quali: “Sogno di una notte di mezza estate”, ”Stabat Mater”, “Pinocchio” e “The Genesis Tribute”, accolti con grande entusiasmo da pubblico e critica. Francesco Ventriglia crede nell’eccellenza dei suoi danzatori e intende presentare a Belgrado e a Novi Sad, attraverso una scelta di collaborazioni con creatori di altissimo livello, alcune opere rivolte sia a un pubblico alle prime esperienze con il mondo della danza, che agli appassionati più esigenti.