Conflitti

Attentato terroristico a Istanbul

12/01/2016

Poco dopo le dieci di questa mattina nel centro della capitale turca si è sentito un boato. L'esplosione, secondo le prime informazioni ufficiali, ha causato 10 morti e 15 feriti. Ne ha parlato a Radio Rai3 Mondo in diretta da Istanbul, solo un'ora dopo l'attentato, Fazıla Mat, corrispondente di OBC da Istanbul (12 gennaio 2016)

Corpi Civili di Pace: via alla sperimentazione

11/01/2016

Parte la sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, per porre le basi di una futura proposta più ampia di difesa civile, non armata e nonviolenta in situazioni di conflitto all'estero e in Italia per emergenze ambientali. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 febbraio

Libri: guardare dietro la montagna

08/01/2016 -  Francesco Marilungo

La scrittrice Bejan Matur non ha simpatie per il PKK, anzi. Sente però il dovere morale di recuperare, senza giudicare, le storie e le ragioni di chi è partito per la montagna. Una recensione

La sabbia aspra della memoria

28/12/2015 -  Paolo Martino

"Ero partito con una guerra in tasca e ne portavo una nuova negli occhi". Genocidio armeno e guerra civile in Siria, tragedie che si intrecciano nei ricordi e nei vicoli stretti di Burj Hammoud, quartiere armeno di Beirut

Ucraina, il conflitto congelato

28/12/2015

L'analisi del corrispondente di OBC Danilo Elia sul conflitto congelato in Ucraina e sul rinnovo delle sanzioni Ue contro Mosca, alla trasmissione "EstOvest" di Radio Rai1 (27 dicembre 2015)

Macedonia-Grecia, prove di soluzione sulla questione del nome?

17/12/2015

“Siamo pronti a prendere in considerazione la possibilità di cambiare il nome costituzionale del paese”. “Non ho mai pronunciato le parole in questione, le frasi pubblicate sono state estrapolate dal contesto in cui sono state pronunciate”.

La doppia commemorazione del centenario dell’attentato di Sarajevo

17/12/2015 -  Davide Denti

Il 2015 conclude la “stagione degli anniversari” per la Bosnia Erzegovina, il cui apice si è avuto forse con il centenario dell’assassinio di Francesco Ferdinando a Sarajevo

Il caso di Gornji Vakuf su Radio Rai1

13/12/2015

Servizio sull'estradizione in Italia del bosniaco accusato dell’uccisione di tre pacifisti italiani nel maggio del 1993 in Bosnia Erzegovina, su "EstOvest" di Radio Rai1 (13 dicembre 2015)

Strage di Gornji Vakuf: Paraga verrà estradato in Italia

11/12/2015

Hanefija Prijić (Paraga), responsabile dell'uccisione di tre volontari italiani il 29 maggio del 1993 in Bosnia centrale, arrestato in ottobre a Dortmund ora verrà estradato in Italia. Andrea Rossini (OBC), che seguì la vicenda fin dagli anni Novanta, ne parla ai microfoni di Radio Onda d'Urto (10 dicembre 2015)

Strage di Gornji Vakuf: concessa l'estradizione in Italia di Paraga

10/12/2015

Hanefija Prijić (Paraga), responsabile dell'uccisione di tre volontari italiani il 29 maggio del 1993 in Bosnia Erzegovina, arrestato in ottobre in Germania ora verrà estradato in Italia. Andrea Rossini (OBC) ne parla al GR di Radio Popolare Network (10 dicembre 2015)

Sahakyan, il presidente de facto

07/12/2015 -  Simone Zoppellaro Stepanakert

La lotta per il riconoscimento internazionale e le prospettive per una soluzione del conflitto in Nagorno-Karabakh. Intervista a Bako Sahakyan

Turchia e Russia: alta tensione

04/12/2015 -  Fazıla Mat Istanbul

Cresce la tensione tra Turchia e Russia dopo l'abbattimento di un bombardiere russo da parte di Ankara. Possibili forte conseguenze sulle relazioni economiche, ma la vera partita riguarda la Siria

Turchia oscura: l'uccisione dell'avvocato Tahir Elçi

02/12/2015 -  Dimitri Bettoni

L'omicidio dell'avvocato e attivista non violento Tahir Elçi è l'ennesima, sanguinosa lacerazione in un'area che da mesi vive in uno stato di guerra civile

La Crimea al buio

30/11/2015 -  Danilo Elia

I piloni dell’alta tensione che portano la corrente dall’Ucraina alla Crimea sono stati fatti saltare. Gli attivisti che da mesi bloccano le merci in transito verso la penisola dicono che non è opera loro e il governo resta a guardare. Intanto la Russia procede con l’integrazione delle reti

Turchia, giornalisti arrestati per le armi spedite in Siria

27/11/2015 -  Dimitri Bettoni Istanbul

Arrestati ieri in Turchia direttore e capoufficio di Ankara del quotidiano Cumhuriyet, accusati di spionaggio e depistaggio sulle armi spedite in Siria. La denuncia è arrivata dal presidente Erdoğan in persona

Siria, jet turchi abbattono bombardiere russo

24/11/2015

Un bombardiere russo è stato abbattuto questa mattina da caccia dell'aviazione turca al confine tra Siria e Turchia. Secondo Ankara l'aereo, impegnato in bombardamenti in Siria, avrebbe violato lo spazio aereo turco. L'incidente rischia ora di infiammare una situazione già estremamente tesa.

Bosnia Erzegovina: bomba a Zavidovići

24/11/2015

Questa notte poco prima dell'una un ordigno esplosivo è stato lanciato contro la stazione di polizia di Zavidovići, nella Bosnia centrale.

TransEuropa su Radio 24

23/11/2015

Luisa Chiodi interviene in diretta nella trasmissione "L'Altra Europa" di Radio 24 sulla conferenza internazionale "TransEuropa. Reti di società civile" e la festa per i 15 anni di OBC organizzati a Rovereto (21 novembre 2015)

Sparatoria a Sarajevo, rischio terrorismo

19/11/2015

Ieri sera alle 19.35 un uomo ha ucciso a colpi di arma da fuoco due soldati delle forze armate bosniache nel quartiere di Rajlovac, a Sarajevo.

Kosovo: sospeso l'accordo con la Serbia

24/11/2015 -  Stefan Graziadei

A seguito delle proteste dell’opposizione che ha bloccato i lavori del parlamento la Corte costituzionale kosovara ha sospeso l’attuazione dell’accordo con la Serbia. Un’analisi di quanto sta accadendo in Kosovo

Georgia: i combattenti dello stato islamico

16/11/2015 -  Onnik Krikorian* Tbilisi

Circa un centinaio di cittadini georgiani sarebbero partiti per combattere dalla parte del cosiddetto Stato islamico in Siria. La situazione nella regione del Pankisi

Kosovo: niente Unesco, ma il cammino procede

10/11/2015 -  Violeta Hyseni Kelmendi

Ieri l'Assemblea dell'Unesco ha bocciato per tre voti la richiesta di adesione del Kosovo. Ma pare solo un incidente, in un percorso già ben delineato

Viaggio in Nagorno Karabakh

06/11/2015 -  Simone Zoppellaro Stepanakert

Ai confini dell'Europa, il Nagorno Karabakh è teatro da oltre venti anni di un conflitto dimenticato. Reportage

Turchia: la sconfitta dell'HDP

04/11/2015 -  Dimitri Bettoni Istanbul

Il trionfo dell'AKP di Erdoğan è frutto della pesante perdita di voti della sinistra liberale filo-curda dell'HDP. Una sconfitta causata dal clima di tensione nel paese, ma anche dai numerosi errori del partito

Ucraina: dopo la guerra, è emergenza diritti umani

04/11/2015 -  Danilo Elia

Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa ha diffuso un nuovo rapporto sulla situazione in Ucraina. Emerge un quadro drammatico. Ora che gli scontri armati sono cessati, è la vita quotidiana a uccidere

Russia-Ucraina: la guerra combattuta coi media

02/11/2015 -  Davide Denti

Uno studio del Parlamento europeo fa il punto sui media in Russia e sul loro uso, interno ed internazionale, per sostenere le posizioni del Cremlino durante la guerra in Ucraina

Arrestato chi uccise tre pacifisti italiani, nel ’93 in Bosnia

29/10/2015

Arrestato a Dortmund su mandato internazionale Hanefija Prijić, responsabile dell'uccisione di tre volontari italiani il 29 maggio del 1993 in Bosnia centrale. Andrea Rossini (OBC), che seguì la vicenda fin dagli anni Novanta, ne parla ai microfoni di Radio Onda d'Urto (28 ottobre 2015)

L'Ucraina continua a perdere la Crimea

27/10/2015 -  Anton Shekhovtsov

Un embargo alla Crimea avviato da militanti tatari non fa che allontanare sempre più la penisola dall'Ucraina. Un commento

Prijedor: la pulizia etnica della memoria

26/10/2015 -  Edvard Cucek

A Prijedor, Bosnia settentrionale, a vent'anni dalla firma degli Accordi di Pace di Dayton gli effetti della pulizia etnica continuano a ferire. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Caucaso fuori controllo

22/10/2015 -  Thomas De Waal

Il coinvolgimento della Russia nel conflitto tra Armenia e Azerbaijan rischia di far più male che bene. Un editoriale