Un film greco nel Concorso internazionale, un bulgaro e un turco alle Giornate degli autori, uno italo-sloveno alla Settimana della critica. È la presenza sud est europea alla 70° Mostra del cinema di Venezia che si apre oggi e che assegnerà i premi sabato 7 settembre

28/08/2013 -  Nicola Falcinella Venezia

In gara per i leoni, con altre 19 pellicole, c’è “Miss Violence”, secondo film dell’ellenico Alexandros Avranas con Themis Panou ed Eleni Roussinou. Una pellicola che si annuncia forte, con una adolescente che si getta dalla finestra di casa nel bel mezzo di una cena familiare proprio nelle prime scene.

In Orizzonti ci sono due cortometraggi, il kosovaro “Ballkoni – Balcone” di Lendita Zeqiraj e il turco-belga “Houses With Small Windows” di Bülent Öztürk.

Nella sezione Giornate degli autori sono state selezionate due opere prime, il bulgaro “Alienation” di Milko Lazarov con Christos Stergioglou, Maria Jikich, Ovanes Torosyan, Iva Ognyanova e il turco “Koksuz – Nobody’s Home” di Deniz Akçay Katıksız con Christos Stergioglou, Ahu Türkpençe, Lale Başar, Savaş Alp Başar, Sekvan Serinkaya, Mihriban Er e Melis Ebeler.

Il primo è “una favola nera, primordiale e contemporanea”. Un uomo di mezza età attraversa la frontiera tra Grecia e Bulgaria per cercare un bambino da adottare illegalmente. Il bimbo è ancora nel grembo della madre e nascerà, in una notte di tempesta, nel covo tra le montagne che l'uomo ha preparato.

Nel film turco, la vita di Nurcan sembra finita per sempre dopo la morte del marito. E ogni responsabilità di guida della famiglia sembra cadere sulle spalle della giovane figlia Feride, compresi i due fratelli minori, il fiero e ribelle İlker e l’inquieta Özge. Per Feride la proposta di matrimonio di Gülağa sembra la sola via d’uscita da responsabilità troppo grandi per la sua età.

Settimana della critica

Dei film della Settimana della critica, organizzata dal Sindacato nazionale critici cinematografici italiani, da componente della commissione di selezione segnalo semplicemente le sinossi del comunicato stampa.

Razredni Sovražnik - Class Enemy” di Rok Biček (Slovenia) con Igor Samobor e  Nataša Barbara Gračner.

Il rapporto tra il nuovo professore di tedesco e i suoi studenti si fa sempre più teso a causa di un’incolmabile differenza fra i loro modi di intendere la vita. Quando una studentessa si suicida, i compagni accusano l’insegnante di essere responsabile della sua morte. La realizzazione che non tutto è bianco o nero arriverà troppo tardi.

“Zoran il mio nipote scemo” di Matteo Oleotto (Slovenia / Italia) con Giuseppe Battiston, Marjuta Slamic, Jan Cvitokovic, Teco Celio, Roberto Citran e Rok Presnikar.

Paolo, quarant’anni, inaffidabile e dedito al piacere del buon vino, vive in un piccolo paesino vicino a Gorizia. Trascina le sue giornate nell’osteria del paese e si ostina in un infantile stalking ai danni dell’ex-moglie. Un giorno, inaspettatamente, si palesa suo nipote Zoran, uno strano sedicenne cresciuto sui monti della Slovenia. Paolo dovrà prendersi cura del ragazzino e ne scoprirà una dote bizzarra: è un vero fenomeno a lanciare le freccette. Questa per Paolo è l’occasione giusta per prendersi una rivincita nei confronti del mondo. Ma sarà tutto così facile?

Tutti questi film concorreranno al premio Leone del futuro opera prima, nella cui giuria figurano lo sceneggiatore romeno Radvan Radulescu, l’attrice franco-greca Ariane Labed e il regista russo Alexey German jr.

Tra i registi che hanno partecipato al collettivo “Venice 70 – Future Reloaded” in omaggio ai sette decenni della Mostra, il Greco Yorgos Lanthimos, lo sloveno Jan Cvitkovic e il macedone Milcho Manchevski.

 

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