la guerra al microscopio

Cara Raffaella, sono sbalordito dalla precisione e dalla meticolosità delle tue descrizioni; non conoscevo questo aspetto di te che non è giornalistico né diaristico, è un voler rendere conto alla propria anima a contatto di una materialità che dà sgomento e orrore. Io vivo una mia guerra privata senza vittime ma ugualmente orrorifica e senza spiegazione, in ogni caso un plauso alla tua grande umanità e sensibilità. A presto, Carlo Ranieri