Diverse iniziative sulla mobilità sostenibile in Europa hanno avuto e avranno sede nei Balcani. Una rassegna

10/04/2018 -  Sara Gradilone

Negli ultimi anni, l’Unione europea è molto attenta al tema della mobilità sostenibile. Lo dimostra l’entità delle risorse messe a disposizione, il cospicuo numero di bandi e programmi, l’intensa attività normativa. Attualmente, l’attenzione dell’Ue è rivolta in particolare alla multimodalità, ossia l’utilizzo integrato nel corso di un unico viaggio di più mezzi di trasporto. La multimodalità è uno degli strumenti che possono contribuire a decarbonizzare i trasporti, ad esempio trasferendo su ferro parte degli spostamenti effettuati su gomma, e su mezzi collettivi e/o condivisi quelli effettuati con mezzi privati. La Commissaria ai Trasporti Violeta Bulc ha definito il 2018 “anno europeo della multimodalità”. La Commissione si impegnerà dunque a più livelli per fare in modo che tale principio trovi una realizzazione sempre più effettiva all’interno del sistema di trasporti dell’Ue.

Alcuni appuntamenti del 2018, anno europeo della multimodalità

Il calendario degli appuntamenti è fitto, e diverse iniziative hanno luogo nei Balcani. Si è partiti il 20 marzo a Sofia, con la High-level Conference on European Multimodal Freight Transport, che ha riunito gli operatori del ramo industriale.

Dal 25 al 27 aprile, ministri dei Paesi membri, parlamentari europei, e in generale tutti gli stakeholder del settore, si incontreranno a Lubiana, nell’ambito della manifestazione TEN-T Days Connecting Europe (l’acronimo TEN-T sta per Trans-European Network - Transport, la Rete di Trasporto Trans-europea, il cui asse portante è rappresentato dai nove corridoi infrastrutturali principali dell’Ue).

Il 14 e 15 maggio sarà la volta di Nicosia, che ospiterà la 5^ European Conference on Sustainable Urban Mobility Plans (SUMP, PUMS nell’acronimo italiano). La conferenza rappresenta un momento di confronto importante per i molteplici attori coinvolti nell’attuazione dei PUMS, il pacchetto di principi generali, linee guida e buone pratiche con cui l’Unione indirizza i comuni europei verso la redazione di piani di trasporto urbano moderni e sostenibili. L’attesa è grande, se si considera che la 4^ SUMP Conference svoltasi a Dubrovnik nel 2017 ha contato 450 partecipanti.

Lo EuropeanMobilityWeek Award e il SUMP Award

Di recente, i Balcani sono divenuti protagonisti in materia di mobilità sostenibile non solo perché teatro di importanti manifestazioni ‘green’, ma anche per i traguardi raggiunti sul piano sostanziale. Prova ne è il fatto che, quest’anno, sono state la greca Igoumenitsa e la rumena Turda a vincere due dei tre premi che la Commissione europea assegna alle città ‘più sostenibili’ dell’Ue: Igoumenitsa - 25.000 abitanti, situata lungo la costa nordoccidentale della Grecia, nella periferia dell’Epiro - si è aggiudicata lo EuropeanMobilityWeek Award for smaller cities; Turda - cittadina della Transilvania di 55.000 abitanti - è stata invece insignita del 6^ SUMP Award. I premi sono stati consegnati a Bruxelles lo scorso 21 marzo dalla Commissaria ai Trasporti Bulc e dal Direttore Generale per l’Ambiente Daniel Calleja.

Lo EuropeanMobilityWeek Award premia la città che durante la EuropeanMobilityWeek - campagna che si tiene ogni anno dal 16 al 22 settembre - promuove in modo più efficace il concetto di mobilità urbana sostenibile presso la propria popolazione residente. Si tratta di una campagna sempre più partecipata (oltre 2.500 le adesioni nell’ultima edizione), che fornisce alle città europee la possibilità di testare in concreto misure sostenibili di trasporto alternativo, e di ottenere feedback da parte degli abitanti. Nel 2017, la EuropeanMobilityWeek è stata dedicata al tema Clean, shared and intelligent mobility.

Il SUMP Award va invece alla città che progetta la sua mobilità futura in chiave sostenibile, elaborando un piano trasporti che renda effettivamente operative le indicazioni del pacchetto PUMS (da notare che l’acronimo PUMS indica sia le azioni/concetti-guida dell’Unione in materia di pianificazione urbana sostenibile, sia i piani trasporti che poi le città redigono in concreto aderendo ai suggerimenti dell’Ue). Ogni anno, il SUMP Award valorizza un aspetto specifico legato alla pianificazione sostenibile.

Igoumenitsa, prima vincitrice del premio ‘piccole città sostenibili’

Igoumenitsa si è affermata come vincitrice dello EuropeanMobilityWeek Award for smaller cities per aver saputo mettere in atto iniziative convincenti, capillari e ad ampio spettro geografico, coinvolgendo non solo gli abitanti della città e dell’immediato circondario, ma anche quelli delle cittadine vicine di dimensioni minori. Molto apprezzate sono state misure come il trasporto autobus gratuito in determinate fasce orarie, gli eventi ciclistici lungo il versante costiero della città, le escursioni naturalistico-culturali, nonché la realizzazione di un concorso fotografico sui social media avente per tema la miglior fotografia di mobilità sostenibile in bicicletta.

La città si è distinta anche per l’attività di formazione svolta nelle scuole primarie (seminari, mostre), attraverso cui i più piccoli hanno potuto apprendere non solo i benefici ambientali della mobilità sostenibile, ma anche quelli in termini di salute.

Il riconoscimento ottenuto da Igoumenitsa rappresenta una novità, dal momento che in passato solo le maggiori città europee concorrevano allo EuropeanMobilityWeek Award. Da quest’anno, invece, alla categoria delle grandi città (per le quali è risultata vincitrice Vienna) è stata aggiunta quella delle cittadine al di sotto dei 50.000 abitanti.

Turda, la pianificazione intelligente

La rumena Turda si è vista conferire il 6^ SUMP Award grazie ad una pianificazione chiara e lungimirante, fatta di obiettivi concreti e misurabili, e coadiuvata da una credibile copertura finanziaria. La città è riuscita a prevalere su concorrenti di un certo rilievo, come Milano e Manchester.

Turda si è distinta soprattutto per le proposte avanzate nel settore della mobilità condivisa, proposte che risultano ancora più ambiziose e ben strutturate se si considerano le dimensioni relativamente ridotte della cittadina. In concreto, si tratta delle seguenti iniziative: completa asfaltatura del manto stradale; realizzazione di piste ciclabili; car e bike sharing, anche in versione elettrica, curando al meglio la ramificazione delle stazioni sul territorio; un’unica carta per bike sharing e trasporto autobus; introduzione di autobus elettrici; riduzione delle tariffe di trasporto; ammodernamento delle maggiori arterie del trasporto pubblico e ristrutturazione delle stazioni; progetti complementari di carpooling e smart parking; introduzione della super tassa per i veicoli inquinanti.

I risultati attesi sono ambiziosi quanto il piano: si stima che sette residenti su dieci scelgano di utilizzare il trasporto alternativo. Ma ridurre l’uso delle auto private non sarà facile.

Turda è stata premiata anche per il carattere fortemente partecipativo del processo di pianificazione. Ogni progetto è stato infatti ideato mediante un ampio coinvolgimento della popolazione residente, che ha preso parte a incontri periodici e assemblee pubbliche.

La città ha elaborato un solido piano anche per quel che concerne i finanziamenti, prevedendo l’utilizzo combinato di fondi comunali e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

Oltre che per il loro valore intrinseco, le proposte formulate da Turda sono state ritenute meritevoli perché facilmente replicabili. La città è stata quindi scelta anche in quanto ipotetico modello ispiratore per cittadine delle stesse dimensioni.

Infine, non si è tralasciato di rilevare con favore il fatto che Turda abbia partecipato ai bandi TEN-T 2017, per ottenere il finanziamento dei progetti volti a integrare la città in quattro dei nove corridoi transnazionali multimodali dell’Ue.

Sebbene la mobilità sostenibile sia ancora lontana dal trovare piena realizzazione all’interno dell’Unione, quelli che provengono da Igoumenitsa e Turda sono segnali incoraggianti: le città europee, anche nei Balcani, diventano più sostenibili, in particolare quelle medio-piccole (a contendere a Igoumenitsa lo EuropeanMobilityWeek Award for smaller cities c’era anche la montenegrina Tivat).

Come sottolineato dalla stessa commissaria Bulc durante la cerimonia di consegna dei premi, é auspicabile che le città vincitrici fungano da stimolo per le altre cittadine europee. Solo il progressivo allargarsi di esempi virtuosi potrà infatti rendere la mobilità sostenibile una realtà, facendo diventare i luoghi della nostra quotidianità non solo più salubri (l’inquinamento atmosferico - causato in larga misura dal trasporto stradale - resta il primo fattore di rischio ambientale per la salute in Europa), ma anche più piacevoli, da frequentare, da vivere.

Del resto, per le città volenterose i finanziamenti europei non mancano: basti pensare - e solo per limitarsi alle iniziative maggiori - che per il periodo 2014-2020 le risorse messe in campo da Horizon 2020 e da CEF (Connecting Europe Facility,strumento finanziario che sostiene i paesi membri nel miglioramento delle reti dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni) ammontano a più di 950 milioni di euro.

Parlamento europeo

I servizi di ricerca e approfondimento del Parlamento europeo monitorano costantemente le politiche europee sulla mobilità sostenibile per valutarne l'effettiva utilità e impatto. A marzo 2018 il PE ha pubblicato una valutazione sulla proposta di Commissione e Consiglio di emendare la Direttiva sul trasporto veicolare pulito ed efficiente

Questa pubblicazione/traduzione è stata prodotta nell'ambito del progetto Il parlamento dei diritti, cofinanziato dall'Unione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.


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