La Rotta balcanica 5 anni dopo

Profughi sulla rotta balcanica

La pandemia COVID-19 non ha ridotto il numero di migranti in ingresso nei Balcani occidentali: al contrario, le misure di sicurezza sanitaria e la chiusura delle frontiere hanno generato situazioni di emergenza umanitaria in alcune località, in modo particolare nei pressi dei principali valichi di frontiera. Lo studio ha analizzato la situazione sulla cosiddetta “rotta balcanica” in maniera multiprospettica, approfondendo in particolare, da un lato, l’evoluzione nel contesto mediorientale da cui origina il nuovo consistente flusso migratorio; dall’altro, la situazione nei paesi più coinvolti nella gestione degli arrivi e nelle frontiere maggiormente esposte (Turchia/Grecia; Bosnia Erzegovina/Croazia), cercando di individuare prospettive di governo multilivello del fenomeno.

2021

A cura di: Luisa Chiodi (OBCT) e Raffaella Coletti (CeSPI)

Lingua:  italiano